Il tanto atteso verdetto sulla sorte dei due fucilieri del S.Marco Massimiliano Latorre e Salvatore Girone è arrivato in mattinata. Il verdetto emesso afferma che la giurisdizione del caso non è più di competenza dell'Italia e dell'India ma che spetterà all'arbitrato internazionale dell'Aja, che deciderà il 24 settembre. Per i più ottimisti quella di oggi è una grande vittoria, Per i più realisti invece non lo è:la situazione rimane in fase di stallo fino al 24 settembre, sempre che questo ennesimo rinvio e che questa scadenza vengano rispettati. La Corte che giudicherà il caso deve essere ancora costituita e intanto Salvatore Girone, dopo tre anni e mezzo deve restare ancora in India, mentre Massimiliano Latorre al termine del suo congedo per convalescenza (dopo l'ischemia che lo aveva colpito a settembre dell'anno scorso in India) se nessuno fa niente sarà costretto a rientrare in India.
L'unico lato positivo forse, è che gli indiani non possano più mettere becco in questo caso e decidere loro il destino dei due militari italiani ingiustamente accusati di avere ucciso due pescatori indiani al largo delle coste del Kerala. La prossima mossa spetta al governo italiano, e ai ministri competenti nonché al Premier Renzi che fino ad ora non si è adoperato concretamente per risolvere questa vergognosa vicenda italiana che ormai si trascina da tre anni e mezzo. Il verdetto di oggi è l'ennesima beffa, l'ennesimo schiaffo all'Italia e ai suoi ministri avvilupati nel più totale immobilismo: stanno lasciando passare il tempo incuranti della sorte di due militari italiani. Le prove ci sono e il loro verdetto l'hanno emesso già da tempo:Massimiliano Latorre e Salvatore Girone sono innocenti.