Fornire addestramento alle forze locali e attività di mentoring: é questo l'obiettivo della missione del contingente delle Forze Speciali italiane che a metà marzo, partirà in Sahel, una vasta area a sud del deserto del Sahara. Un'area questa senza alcun dubbio pericolosa, se si pensa che nei mesi scorsi ci sono stati 5 caduti tra i militari francesi del Mali. Un territorio molto vasto e dove per i militanti dell'ISIS e di Alqaeda è molto semplice organizzare imboscate.
Sempre secondo le fonti del quotidiano "Il Foglio", la Task Force Takuba ha l'incarico di di formare le unità le unità del Mali, ma non solo le addestrera': le accompagnera' anche in combattimento sul campo in modo da renderle sempre più autonome. Sempre secondo queste fonti,un gruppo di militari italiani sarebbe rientrato in Italia dopo aver fatto delle ricognizioni sul territorio. Il contingente delle Forze Speciali italiane che partirà a metà marzo, sarà composto da circa 200 militari con operatori del 9° Reggimento d'Assalto Col Moschin, del GOI, del GIS, e del 17° Stormo dell'Aeronautica Militare, e anche da un team de rangers del Monte Cervino e del RRAO. Potrebbero essere impiegati inoltre una componente ad ala rotante del 3° Reos di Viterbo, con elicotteri UH-90,CH-47F e AH-129D da attacco ed inoltre 8 velivoli e 20 veicoli di terra. Potrebbe essere inoltre impiegato anche il 1° Reggimento Carabinieri Paracadutisti del Tuscania.