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9 giugno 2011 4 09 /06 /giugno /2011 16:54

militare-italiano-afghanistan3-copia-1.jpgI militari italiani in Afghanistan dovranno stringere i denti fino al 2014. Questo quanto affermato dal Ministro della Difesa La Russa, oggi durante un incontro con i giornalisti  a Bruxelles, al termine del Vertice NATO con i vari Ministri della Difesa dell'Alleanza. Era presente anche il Generale David Petraeus, Comandante del contingente ISAF. "In Afghanistan stringeremo i denti per arrivare entro la fine del 2014 a riconsegnare la sicurezza del paese agli afgani. Cambierà il nostro modo di essere presenti in quel paese, ma certo rimarremo lì in forma diversa, con una partnership nel campo della sicurezza e dell'addestramento. L'Italia ha la presenza massima di 4.200 uomini che entro l'anno cominceranno a diminuire."Il Ministro La Russa, ha poi continuato il suo intervento tracciando un quadro della situazione in Afghanistan:" I successi ottenuti in Afghanistan hanno messo in ginocchio gli insorti e Al-Quaeda(... ) bisogna ancora intensificare la presenza degli addestratori". La Russa ha inoltre affermato che:"Al momento sono 297 mila le forze di sicurezza afgane e che si tratta del 95% dell'obiettivo fissato dal Presidente Karzai. L'Italia dopo il 2014 avrà un ruolo in Afghanistan, certamente non con i numeri attuali che sono  di 4.200 soldati , ma in partnership con il governo afgano per la sicurezza."Infine La Russa ha confermato che "Herat è pronta per essere riconsegnata alle forze di sicurezza afgane, cosa che avverrà nelle prossime settimane". Un quadro della situazione in Afghanistan molto ottimistico quello tracciato dal Ministro della Difesa La Russa, se si pensa all'attentato del 30 maggio al PRT di Herat ai danni degli italiani sorgono tanti dubbi e tante domande. Inanzitutto: come stanno i feriti nell'attentato? Da giorni non si hanno più loro notizie.Ma davvero la città di Herat è pronta per essere riconsegnata agli afgani? Gli "insurgents"proprio con l'attentato di alcuni giorni fa hanno dimostrato il contrario:le loro sacche di resistenza non sono presenti solo nei luoghi desolati nei pressi dei villaggi sperduti, anzi ora gli "insurgents"hanno alzato il tiro colpendo una città abbastanza tranquilla come Herat. Inoltre è proprio di ieri la notizia del ritrovamento di armi ed esplosivi  degli "insurgents" in un nascondiglio nel corso dell'operazione "The lair of the wolf" condotta dai parà italiani con le forze di sicurezza dell'esercito afgano. Si può definire sicuro il territorio nel quale opera il contingente militare italiano? Si combatte una guerra quotidiana contro gli"IED" e contro gli"insurgents". I militari italiani saranno dotati di un equipaggiamento "migliore"e di ulteriori blindati in vista del loro impegno fino al 2014? Forse molte domande resteranno senza risposta. Putroppo l'unica certezza è quella che la guerra in Afghanistan sembra ormai essere entrata in una fase di stallo. Quanti morti civili e quante bare avvolte dal tricolore dovremo ancora vedere prima del 2014?   

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