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12 settembre 2011 1 12 /09 /settembre /2011 17:27

La Piazza Italia di Camp Arena con i militari dei contingenti ISAF, tra i quali anche gli americani, schieratiafghanistan il contingente italiano ricorda l'11 s-copia-2 davanti alla bandiera americana a mezz'asta:ieri pomeriggio 11 settembre 2011 per un attimo sembrava di stare a New York. Anche presso Camp Arena infatti si è svolta una cerimonia in ricordo dell'11 settembre. Erano presenti il Generale Carmine Masiello, il Colonnello americano Christopher Cavoli, l'inviato della Farnesina per l'Afghanistan e il Pakistan Francesco Talò. Perchè è con l'11 settembre che è iniziato tutto. Ed è ormai da dieci anni che si combatte una guerra, la fine della quale appare ancora molto lontana. "L'11 settembre deve essere una data impressa nella memoria di tutti perchè è da essa che deve provenire la forza per andare per andare avanti nella nostra missione".Così ha affermato il Generale Carmine Masiello durante il suo discorso  con il quale ha anche tracciato un primo bilancio svolto dal contingente italiano."Siamo determinati a proseguire il nostro impegno perchè tutto è cominciato qui e tutto deve finire qui, certamente nei tempi che saranno stabiliti dalla politica e dalla situazione sul terreno. La nostra forza è che siamo una coalizione che opera con criteri comuni ;per quello che ci riguarda nella regione occidentale, la situazione è variegata. Ci sono zone dove il nostro compito è stato più semplice ed altre dove la situazione è più complessa e si deve ancora lavorare. Posso dire che nella prossima tranche sarà possibile includere non tutta la provincia di Herat, sicuramente molti dei suoi distretti. E buone prospettive vi sono anche per le province centro occidentali di Ghor nella zona di Badghis, c'è ancora un pò da lavorare, mentre è a sud nella provincia di Farah, che la situazione è un pò più critica, per la contiguità con l'Helmand. Segnalo ad esempio il Gulistan uno dei punti più acuti dove ha operato la Folgore e dove opererà il Battaglione S.Marco. In molte zone dove operiamo con gli afgani c'è un miglioramento quantitativo e soprattutto qualitativo dei nostri partner-la galassia delle forze di sicurezza afgane assume una fetta sempre più grande di responsabilità e siamo arrivati anche ad una percentuale di solo il 10% di militari dell'ISAF nelle missioni congiunte". Grazie alla collaborazione tra i vari contingenti presenti nell'ambito della missione ISAFsi posono sconfiggere il terrorismo e gli"insurgents",come ricordato anche dallì l'inviato della Farnesina Talò che ha citato il motto americano dell'11 settembre:"Together we stand". Ovvero:"Insieme possiamo farcela".  

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