Il contingente militare italiano resterà in Afghanistan. Il 15 febbraio infatti, nel silenzio più assoluto è stato votata la mozione per il ritiro del contingente militare italiano dall'Afghanistan, mozione che è stata respinta. Il Pd ha votato contro, mentre l'Idv ha presentato una mozione esponendo un quadro dettagliato della situazione in quelle zone dove attualmente operano i nostri militari. Dalla documentazione emerge che la situazione è sempre più ad alto rischio, da missione di pace, la missione si è trasformata in missione di guerra, ma nessuno ha il coraggio di chiamarla così. La missione è stata rifinanziata in Parlamento lo scorso 24 gennaio. Si era parlato di un graduale ritiro delle truppe a partire dall'autunno, ma a quanto pare non sarà cosi. D'altronde in questi giorni si sta ultimando la partenza della Brigata Folgore, e ad ottobre partirà per l' Afghanistan anche la Brigata Sassari. Ci si chiede se i nostri militari possono davvero operare in condizioni di sicurezza in una situazione dove è previsto un intensificarsi degli attacchi dei talebani, e dove la minaccia più insidiosa è rappresentata dai terroristi che si infiltrano tra le fila dell'esercito afgano addestrato dai militari italiani.
Alessandra C.