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20 marzo 2013 3 20 /03 /marzo /2013 17:20

foto-alpino-virgilio-copia-1.jpgL'Alpino Virgilio sorride fiero nella sua divisa, accanto alla ragazza che ha appena sposato nella foto inviata a questo blog. Virgilio adesso non ha più motivo di sorridere:un'ingiustizia gli ha portato via quella divisa. Essere un Alpino era sempre stato il suo sogno, adesso è un sogno spezzato. La sua lettera racconta la storia di un'ingiustizia.

Avoscan di San Tomaso, 20  Marzo  2013

 Oggetto:Gravi Problemi familiari da Alpino VFP4

Chi vi scrive è un ragazzo bellunese di 28 anni o meglio un Alpino delle Dolomiti nel cuore e nell'anima!

Provengo da una famiglia veramente povera di umili origini, situazione che mi ha portato a dover rinunciare agli studi e ad accontentarmi della licenza media. Chiuso questo capitolo, mi sono battuto per un posto da volontario professionista, il mio sogno di una vita.

Dopo numerosi tentativi, finalmente nel 2009 sono diventato VFP4 (dichiarato idoneo al servizio permanente) presso il prestigioso Corpo degli Alpini; ero riuscito nel mio intento, nel mio obiettivo cioè quello di indossare la divisa così da sentirsi fieri e orgogliosi di appartenere alle Truppe Alpine con la sua storia, i suoi valori, i suoi sacrifici, le sue glorie, le sue tradizioni... motivo di felicità non solo per me ma anche per la mia famiglia. Ho sempre creduto in tutto quello che ho fatto portando avanti con devozione i miei valori, gli ideali alpini, l'amore per il servizio... Poi circa un anno e mezzo fa le mie speranze, i miei sogni, si sono infranti, sgretolati e tutte le mie certezze sono venute meno. Tale circostanza si è creata dopo la mia personale richiesta esposta  più  volte di trasferimento presso un piccolo distaccamento di alta montagna “Arabba – Marmolada”  (anche per essere più vicino ai miei genitori entrambi invalidi civili al 67% mamma e 100% papà, potendo così  essere indispensabile nei momenti di pernotto e licenza di fine settimana PFS) e non concessomi senza un motivo preciso anzi mandato all’Ospedale Militare di Padova e congedato con una”a detta loro”(futura possibilità di reintegro.)

In questi mesi, non ho più avuto la possibilità finanziaria di far fronte alle spese di ricorso; così è sfumato il sogno di una vita da alpino e mi ritrovo a casa con un unico pensiero: quello di poter tornare a vestire di verde, non solo nell'animo ma anche nella vita quotidiana e di continuare umilmente a prestare servizio alla Nazione.

Penso di aver sempre dato il meglio di me, di non aver mai creato problemi a nessuno, prodigandomi a costruirmi un futuro sicuramente migliore della mia infanzia.

Non avrei mai voluto giungere a questo punto, a scrivere questa sorta di lettera ma desiderando solo che qualcuno prendesse in considerazione la mia situazione.

Termino questa lettera col dire che ringrazio della cortese attenzione prestatami e scusandomi per il disturbo arrecato.

                                                              Distinti Saluti

                                                        Alpino Faè Virgilio

Via Avoscan, 7

32020 San Tomaso Agordino (BL)

                                                                                              Avoscan di San Tomaso Agordino,20  Marzo 2013 Innanzitutto desidero ringraziarVi veramente tanto tanto di cuore per la cortese risposta alla mia mail, ultimamente per me le cose non vanno tanto bene, mi sento triste, demoralizzato al solo pensiero di non poter più vestire una divisa da Alpino, e perché? Per un proscioglimento a parer mio ingiusto, visto che non chiedevo altro ma solo di essere trasferito in un distaccamento di Alta Montagna (Arabba – Marmolada), per poter essere più vicino a mia moglie ma soprattutto ai miei genitori entrambi invalidi civili ed io che sono figlio unico mi sento in dovere, e non solo, di provvedere a loro per quanto concerne i lavori manuali (taglio legna, falcio erba, spalare neve …) attività alle quali avrei provveduto e provvederei durante le licenze, i fine settimana, i permessi di libera uscita … dalla caserma. Ecco … mio papà e mia mamma … loro che quando mi hanno visto diventare Alpino VFP4 e sapere che ero idoneo al Servizio Permanente si sono commossi e inorgogliti poiché vedevano in me, il loro figlio, colui che era uscito da quella situazione economica disagiata, dopo tutto quello che avevano passato. Invece è andato tutto diversamente, la mia richiesta non è stata accolta e come si dice oltre al danno anche la beffa, non mi hanno ascoltato, hanno fatto scarica barile, mandato all’Ospedale Militare di Padova e giudicato depresso (assurdo!); con questo verdetto sono stato prosciolto e mandato a casa senza tanti complimenti. Vivo a San Tomaso Agordino, paesino di Alta Montagna circondato dalle più belle cime del Mondo (Dolomiti) e anche se potrà sembrare banale o infantile, le mie radici, il mio cuore sono qui; l’amore per i miei monti, le mie vette, per questi luoghi stupendi, per la storia delle Truppe Alpine mi hanno spinto a diventare Alpino! L’importante, per un reintegro in tempi brevi è di riuscire a presentarmi davanti ad una Commissione Medica Militare che possa ridarmi l’idoneità al Servizio, dato che non sono stato riformato ma prosciolto (a Foligno nel 2008 mi avevano fatto idoneo non solo per i 4 anni ma come già ribadito anche per il Servizio Permanente) e purtroppo sono quasi trascorsi 2 anni dal proscioglimento e il tempo passa …

Credetemi, amo tanto la Montagna, gli Alpini e non chiedo altro!

Per me è già tantissimo aver ricevuto una Sua mail (cosa assolutamente inaspettata), e non voglio disturbarla oltre.

Non so ancora come ringraziarVi adeguatamente, per me è un sogno e vorrei tanto che si avverasse. GRAZIE MILLE!

Distinti saluti.

Alpino Faè Virgilio

Che dire? C'è solo da sperare che la lettera dell'Alpino Virgilio Faè giunga a chi di competenza o a qualcuno che possa fare qualcosa per restituire il suo sogno spezzato da un'ingiustizia.  

                                                                                          

 

 

 

 

 

 

 

 

                                                                                            

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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commenti

U
<br /> Ciao;quello che posso dirti,forse apparendo un pò duro,è che se non ti hanno "richiamato" fino adesso,non sò neanche se lo faranno in seguito.Sarà saggio per te,non fare più molto affidamento<br /> sulle autorità italiche,che ,come hai potuto sperimentare sulla tua pelle,preferisce agevolare gente di altre regioni e sorvolando su chi invece avrebbe veramente bisogno di una<br /> "mano".Quindi,quello che posso consigliarti (conoscendo solo in parte la tua situazione...) è di smetterla di "sognare" la divisa verde (l'ho portata anch'io tanti anni fà; brigata Cadore) e<br /> concentrati su qualcosa di cui potrai andare ugualmente fiero.WSM<br />
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