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15 agosto 2011 1 15 /08 /agosto /2011 14:40

"Mi hanno iniziato all'eroina alcuni militari della Missione Isaf di ritorno dall'Afghanistan. E' successo nel 2007 ed eravamo nella caserma della Folgore a Livorno.Ritengo che quello stupefacente, molto probabilmente venisse portato direttamente dall'Asia.aperta-inchiesta-su-droga-tra-militari-in-afghanistan.jpg".Queste le parole dell'ex caporalmaggiore della Folgore, Alessandra Gabrieli in un'intervista. Una tra le prime donne ad essere entrata nei parà. Era il 2002 ed Alessandra aveva 19 anni, suo padre un ufficiale dell'esercito, durante la sua carriera Alessandra partecipa anche ad alcune missioni all'estero. Adesso ha 28 anni e  giovedì scorso è stata arrestata per spaccio di droga  dalla squadra del Nucleo Operativo dei Carabinieri di Sampierdarena, al comando del Tenente Simone Carlini e coordinata dal Pubblico Ministero Giovanni Arena. L'indagine che ha portato all' arresto di Alessandra Gabrieli si occupava di un traffico di droga tra Genova e Milano. Il Ministro della Difesa La Russa interrogato su quanto accaduto ha affermato:"Preferisco non rilasciare commenti in attesa di dello sviluppo delle indagini". Adesso alla luce della dichiarazioni della ex parà la Procura Militare di Roma ha aperto un'inchiesta, che servirà ad accertare l'eventuale consumo di stupefacenti tra i miltari in Afghanistan ed un 'eventuale traffico di eroina a livello internazionale. Non bisogna dimenticare che l'Afghanistan è il primo produttore mondiale di oppio. Prima della confessione della ex parà, erano successi altri fatti sempre legati a sostanze stupefacenti. Forse l'inchiesta riuscirà a fare luce su questi  fatti. Nell'aprile scorso nelle canne di alcuni fucili rientrati dopo essere stati utilizzati in Afghanistan, era stato ritrovato dell'hashish. il Procuratore di Tolmezzo non aveva nè confermato nè smentito la notizia affermando che c'era un'indagine in corso. Il ritrovamento della droga era stato del tutto casuale:360 grammi di di sostanza stupefacente nascosti nelle canne di alcuni fucili da destinare all'armeria. Nessuno poi si era presentato all'armeria per prendere in consegna quei fucili. Probabilmente agli stupefacenti potrebbe essere collegato anche l'omicidio di Melania Rea. Forse la ragazza tramite il marito sarebbe venuta a conoscenza di informazioni relative ad un traffico internazionale di eroina dall'Afghanistan. Quella siringa conficcata sul suo corpo potrebbe essere un chiaro avvertimento in stile mafioso, a chiunque sia a conoscenza di particolari di questo traffico internazionale di eroina.  L'inchiesta potrebbe chiarire il giallo sulla morte del Colonnello dei Carabinieri Cristano Congiu ucciso in Afghanistan. Lavorava proprio nel nucleo antidroga. Forse aveva scoperto qualcosa?Il suo messaggio postato su Facebook pochi giorni prima di trovare la morte in un agguato ancora tutto da charire lo farebbe pensare:"Qualcuno mi vuol far tacere". Forse troverebbe una spiegazione anche il suicidio misterioso del Capitano dell'Esercito Marco Callegaro "sucidatosi" a Kabul nel luglio 2010. Lavorava presso il Comando del'Italfor a Kabul, nella gestione finanziaria. Aveva scoperto che i fondi per le gestione della  mensa in Afghanistan non venivano gestiti in modo corretto e aveva denunciato il fatto in una petizione, dove si lamentava anche la cattiva qualità del cibo. Opinione condivisa anche dai suoi colleghi stranieri. Nella petizione il Capitano Callegari  parlava anche dello strano caso dei fondi per la blindatura dei "Lince" che a quanto pare non sono serviti o non stati utilizzati dato che i militari hanno continuato a morire sui Lince che saltavano in aria. Perchè non è stata mai efettuata l'autopsia sul corpo? Perchè la sua petizione come aveva richiesto il padre, non venne mai inoltrata alla Magistratura Militare? Che fine hanno i fondi della gestione della mensa e per la blindatura dei "Lince"? Il traffico di droga riguarderebbe anche i militari degli altri contingenti. In passato alcune fonti hanno rivelato che la droga proveniente dall'Afghanistan veniva nascosta nelle bare al posto dei cadaveri dei militari. Si era parlato anche di eroina afgana al rientro dal fronte su voli militari britannici. Tempo fa era stato scoperto un traffico di droga nelle basi NATO nel sud dell'Afghanistan(Helmand e Kandhar)ma la faccenda era stata subito liquidata e non si era indagato a fondo. Che alcuni militari utilizzino sostanze stupefacenti non è una novità. Nel 2002 un quotidiano americano aveva scoperto che i Top Gun Usa erano costretti dai loro superiori ad utilizare dexedrina, una sostanza eccitante. Chi si rifiutava di assumere la sostanza avrebbe visto la sua carriera compromessa per sempre. Al rientro dalle missioni invece prendevano tranquillanti o sedativi  in gergo ("no-go-pills")per neutralizzare gli effetti delle dexedrina("go-pills). L'uso di droghe consentiva loro di migliorare la loro capacità di resistenza e di concemtrazione , ma allo stesso tempo aveva effetti collaterali devastanti come attacchi paranoici e di rabbia. Effetti devastanti anche sulla salute. Si potrebbero infatti spiegare i morti tra i civili "confusi"dai piloti  sotto l'effetto di queste sostanze stupefacenti per nemici sui quale fare fuoco. In passato prima di uscire dalla trincea ai militari veniva fatto bere cognac a litri, la Bayer nel 1800 aveva creato l'eroina chiamata così perchè accentuava lo sprezzo del pericolo. A dimostrazione che i  militari  sono degli esseri umani  che devono convivere con la paura. Ma ciò non giustifica assolutamente l'utilizzo della droga nè tanto meno la sua commercializzazione illecita.  

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