C'è in Italia una categoria che non pare proprio interessare i media.A volte solo qualche titolo in cronaca nera( vedi foto tratta dal sito:G.fis.Rassegna Stampa Nazionale) quando ormai è troppo tardi e non è stato fatto niente per cercare di dare un aiuto concreto.E' la categoria dei padri separati, che dopo un matrimonio finito perdono ogni diritto.Troppo spesso finiscono a dormire in macchina e per mangiare qualcosa anche se hanno ancora un lavoro, sono costretti ad andare alla mensa della Caritas. Questo perchè separarsi e divorziare costa, e in questi tempi di crisi i padri separati a causa delle leggi che non li tutelano, spesso perdono la casa oppure viene loro impedito di vedere i figli.Padri separati che sono prima di tutto italiani:dovrebbero essere tutelati da uno Stato che invece preferisce aiutare i migranti che ogni giorno si riversano sempre più numerosi sulle nostre coste.Ricevo da Marianna Del Rio del Club degli Incazzati, una lettera che posto volentieri.Con la speranza che questa lettera, venga condivisa da più persone possibile, in modo da poter sensibilizzare l'opinione pubblica su questa drammatica situazione dei padri separati.Ecco la lettera di Marianna:
"Mi è stato chiesto di scrivere una lettera a favore della causa: PADRI SEPARATI.
Era già nelle nostre intenzioni farlo(mie e del Club degli incazzati), tra qualche mese, ma considerato il poco interesse su questo argomento, da parte di chi dovrebbe monitorare la vicenda, abbiamo anticipato i tempi!
Prendo in prestito un noto titolo di Pirandello "uno, nessuno, centomila".
Uno nel senso che, raccontiamo la storia di un padre separato;
Nessuno sono quelli che si interessano alla questione;
Centomila gli uomini rovinati da donne miserabili!
Da donna combatto per questa escalation di violenza assurda verso tutte le donne.
Da donna mi chiedo, perché questa violenza perpretata sui padri separati non suscita altrettando sdegno?
Uomini privati dei propri figli, della propria dignità, ridotti alla rovina, sfrattati, affamati, umiliati, costretti a dormire in macchina, a saltare un pasto, a non curare la propria salute!
Cittadini di serie B, secondi a tutti, ma proprio a tutti!
I migranti, nel nostro grande Paese trovano accoglienza, casa e cure mediche senza problemi.
I nostri padri, fratelli, figli o amici, solo porte chiuse in faccia!
Non siamo razzisti, ma siamo convinti che, un paese che vuole definirsi civile, prima di accogliere e tutelare ogni persona bisognosa di aiuto proveniente da altre realtà, dovrebbe in primo luogo garantire un'esistenza decorosa e dignitosa ai propri connazionali.
Solo dopo questo presupposto si può pensare di aiutare i migranti in difficoltà.
Non è ammissibile accogliere chiunque e voltarsi dall'altra parte, quando a chiedere aiuto sono degli Italiani disperati!
Questa è una richiesta di aiuto, chi la condividerà? Temo in pochi, troppo pochi!"
Marianna (@maryvairus)
Club degli incazzati (@cdincazzati)
Gli Italiani che non mollano i padri separati