5 agosto 2018
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Il significato di "Pubblica Informazione", le differenze tra i media e come rapportarsi con loro, come realizzare delle rassegne stampa, la composizione di un comunicato stampa:questi alcuni degli argomenti affrontati dal personale italiano della cellula PI di "Leonte XXIV" durante il corso per le Forze Armate Libanesi.(LAF).
Il corso rientra nell'ambito delle attività congiunte operative ed addestrative con le Forze Armate Libanesi LAF, il Comando Sector West di UNIFIL, che ha organizzato il corso sulla Pubblica Informazione dal titolo"Public Information Basic Skill Course"a favore di 18 militari delle LAF.
Queste attività come il corso sono importanti, perchè necessarie ad attuare la risoluzione 1701 e sono uno strumento davvero efficace per migliorare la comprensione reciproca, la conoscenza comune, la coesione tra le truppe italiane e le LAF nonchè la fiducia. Il corso è durato due giorni(il 30 e il 31 luglio) e si è tenuto presso la base di Shama, durante il corso gli allievi hanno anche avuto la possibilità di esercitarsi nelle prove pratiche di fotografia
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Libano
25 luglio 2018
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14:42
Si è conclusa dopo sei mesi la missione dei militari della Brigata Sassari in terra irachena. Sei mesi di attività operativa durante i quali i "Dimonios" della Task Force "Praesidium"hanno supportato assieme alle Forze di Sicurezza locali, gli operai e i tecnici della ditta italiana TREVI e lo United States Army Corps of Engineers(USACE), sei mesi durante i quali i militari della Sassari hanno contribuito a fare dell'Iraq un Paese più stabile. Questa appena conclusa è stata la seconda missione in Iraq per i Dimonios del 151°Reggimento Fanteria della Brigata Sassari. Adesso il loro lavoro verrà proseguito da fanti del 82°Reggimento"Torino", a loro i "Dimonios"hanno affidato la protezione della Diga di Mosul.
La cerimonia di avvicendamento si è svolta presso la base di Mosul Dam, il Colonnello Maurizio Settesoldi ha ceduto il comando della Task Force Praesidium al Tenente Colonnello Luca Carbonetti. La cerimonia è stata presieduta dal Generale di Brigata Roberto Vannacci , Comandante del Contingente Nazionale in Iraq e Director of Training dell'Operazione Inherent Resolve, erano presenti l'Ambasciatore d'Italia in Iraq, S.E. Bruno Antonio Pasquino, il Vice Comandante dell'Inherent Resolve, Major General Walter E. Piatt, il Vice Comandante del Ninewa Operation Center, Maj. Gen. Mohammed Khalifa nonchè le autorità civili e militari dell'Iraq.
Davanti alle autorità era schierata una formazione dei Dimonios del 151° e dei Fanti dell'82° Torino, accanto ai due reparti dell'Esercito Italiano si sono schierati le Forze Controterrorismo irachene del Counter Terrorism Service e una rappresentanza dell'Iraqi Power Police con cui i Dimonios hanno collaborato per gestire il sistema difensivo integrato dell'area della Diga un'infrastruttura davvero strategica per l'Iraq. L'Ambasciatore ha voluto ringraziare i Dimonios della Task Force "Praesidium" ed i membri delle dell Forze di Sicurezza locali per il lavoro volto, mentre il Generale Platt, dopo i ringraziamenti al Colonnello Settesoldi e dopo avere dato il benvenuto al Ten. Col. Carbonetti, ha evidenziato come il popolo iracheno dopo le tante sofferenze durante la guerra contro l'ISIS conta sul supporto della Task Force"Praesidium"per un futuro di pace di pace, speranza, e prosperità.
Il Generale Vannacci nel suo discorso ha avuto parole di elogio e di apprezzamento per il lavoro svolto dai Dimonios del 151°Reggimento della Brigata Sassari che hanno reso la Diga più sicura, addestrato le Local Security Forces e stabilizzato l'area. "Missione Compiuta"(e con successo), ha affermato poi il Generale rivolgendosi ai militari della Brigata Sassari, "In bocca al lupo"ha augurato ai militari dell'82°Reggimento Torino:davanti a loro sei mesi di missione per proseguire l'ottimo lavoro iniziato dai Dimonios.
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Iraq
22 luglio 2018
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18:03
Capi di vestiario alla Croce Rossa della municipalità di Pec/Peja e della casa famiglia di Leskoc/Leskovac, un istituto patrocinato dalla Caritas umbra che da tanti anni si occupa di fornire supporto ai ragazzi e alle ragazze minorenni orfani o con situazioni familiari disagiati, sono stati donati dai militari italiani del Multinational Battle Group West la scorsa settimana.
Capi d vestiario ed equipaggiamenti sono stati donati anche ai Vigili del Fuoco di Istok/Istog nonchè delle guardie penitenziarie in servizio presso il carcere di Dubrava(uno degli istituti carcerari più importanti del Kosovo).Gli equipaggiamenti ed i capi di vestiario sono stati messi a disposizione da alcune istituzioni italiane mediante l''ISTRID(Istituto Ricerche Studi Informazioni Difesa).
Le attività CIMIC(Civilian Military Cooperatyion-Cooperazione Civilie militare)rivestono un ruolo davvero molto importante nell'ambito della missione portata avanti dai militari italiani, è infatti grazie a queste attività che possono aiutare le organizzazioni internazionali e le istituzioni locali nell'adempiere il proprio mandato, e questo consente un incremento davvero positivo della qualità della vita in una zona che ancora risente degli scontri avvenuti alla fine degli anni 90.
I ragazzi e le ragazze della casa famiglia grazie alla donazione dei militari italiani, hanno potuto ritrovare il sorriso e la speranza in un futuro migliore. Perchè le devastazioni di una guerra si possono sconfiggere anche con armi semplici, semplici come quella di un dono inaspettato.
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Attualità
16 luglio 2018
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18:08
Addestrare le forze di sicurezza irachene ad utilizzare le apparecchiature di riproduzione video-fotografica da impiegare non solo a supporto della comunicazione operativa ma anche nell'ambito della raccolta investigativa svolta dalla forze di polizia irachene e della classificazione ritrovamento di IED(Improvised Explosive Device dell'esercito iracheno:questo l'obiettivo del primo corso di "Combat Camera" organizzato dai militari del 151°reggimento Fanteria della Brigata Sassari, a favore della polizia e dell'esercito iracheno.
Un corso che è stato portato a termine con successo. Sono state le forze di sicurezza locali a richiedere l'organizzazione di un tale corso , un corso che è stato sviluppato in diversi moduli tecnico-pratici. Il corsoè durato 3 settimane durante le quali i frequentatori delle Local Security Forces hanno acquisito specifiche competenze tecniche nonchè la consapevolezza dell'importanza crescente che le immagini hanno nella moderna comunicazione.
Il corso è stato ideato e realizzato dal personale dell'Esercito del Combat Camera Team della Task Force" Praesidium"e Shooting, si è svolto presso la base avanzata di Mosul Dam. Una prima fase del corso ha affrontato l'impiego delle attrezzature tecniche poi c'è stata la fase valutativo-pratica rivolta invece all'apprezzamento del livello di apprendimento degli allievi iracheni.
Livello di apprendimento davvero ottimo che ha soddisfatto pienamente i militari istruttori del 151°Regimento Fanteria Sassari. Un corso davvero importante questo, che rientra nell'ambito dell'offerta formativa rivolta al prsonale delle forze di controterrorismo irachene(Conunter Terrorism Service)dell'Iraqi Army, dell'Iraqi Police e dell'Iraqi Power Police che ha previsto anche lo svolgimento di corsi negli ambiti di C-IED, Firs Aid, Urban Fighiting, e Sharp. Ora i militari iracheni dopo aver frequentato questo primo corso di "Combat Camera" hanno un'arma in più per combattere contro il terrorismo.
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Iraq
10 luglio 2018
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15:11
Un soldato afgano ferito gravemente e con un proiettile in testa, è stato soccorso dai militari italiani del TAAC-W che hanno cooperato al trasferimento in aereo da Herat all'ospedale da campo americano di Bagram dove è stato poi sottoposto ad un intervento chirurgico che è stato portato a termine con successo.
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Afghanistan
8 luglio 2018
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17:27
Sono passati 8 anni, 8 lunghissimi anni da quando un gruppo di 70 ragazzi nel lontano 2010 ha superato il concorso per arruolarsi nell'Arma.(vedi anche altro articolo alla sezione attualità:"Roma:lo scandalo dei Carabinieri vincitori di concorso nel 2010 e ancora in attesa di entrare in servizio del 23/03/2017).
Sono Carabinieri a tutti gli effetti, ma forse per qualcuno no dato che ad oggi non li fanno ancora entrare in servizio. Un'ingiustizia tutta italiana, una delle tante, ma anche più grave, dato che in tempi di allerta terrorismo questi Carabinieri dovrebbero essere in prima linea già da tempo. Il governo precedente si è disinteressato alla loro vicenda e quello attuale, nonostante varie segnalazioni di questa ingiustizia non sembra essere interessato a risolvere questa situazione scandalosa.
Eppure basterebbe poco:basterebbe uno scorrimento della loro graduatoria:dato che sono stati esclusi dallo scorrimento delle graduatorie per soli 3 mesi. La loro graduatoria infatti era stata pubblicata il 17 settembre del 2010 mentre sono state prese in considerazione solo le graduatorie dal 2011 in poi. Eppure c'è una legge, la legge"D'Alia125/2013 che obbliga le amministrazioni ad attingere da graduatorie preesistenti. Ma così non è.
E viene da chiedersi il perchè. Perchè questi ragazzi che hanno tanto studiato, si sono impegnati e sacrificati per coronare il sogno di entrare nell'Arma e di servire il proprio Paese devono essere discriminati in questo modo? Perchè i loro diritti vengono calpestati? Perchè non possono essere in prima linea a combattere il terrorismo e a difendere le città italiane dalla criminalità?Tanti perchè che fino ad ora restano senza una risposta. Ma loro non si arrendono ed ogni giorno continuano la loro battaglia fatta di segnalazioni e di appelli anche ai politici del governo attuale per realizzare il loro sogno:entrare finalmente in servizio.
( Grazie di cuore a tutti i lettori che vorranno condividere e far girare il più possibile questo articolo per informare gli italiani su questa gravissima ingiustizia.)
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Attualità
28 giugno 2018
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17:50
E' durato 11 settimane il corso svolto dagli Acquisitori Obiettivi dell' Esercito Italiano della TF Advise and Assist assieme al personale dell'Iraqi Security Forces Development Cell dell'US Marines Corps a favore di 338 militari della 1a e della 1a compagnia Desert Battalion, unità di fanteria che conduce operazioni di wide area security nel deserto dell'Anbar a ovest di Baghdad.
Impiego di armi individuali e di appoggio, basi di primo soccorso, capacità di individuazione e neutralizzazione di Improvised Expolosive Devices e procedure tecniche di fanteria sia a livello di squadra che di plotone:queste alcune delle varie attività del corso di addestramento portato a conclusione con successo dai militari italiani. Attività fisica quotidiana, lezioni di leadership, diritto dei conflitti ed impiego della cartografia digitale le altre materie dell'offerta formativa.
Grande soddisfazione per l'eccellente livello addestrativo raggiunto dai militari iracheni è stato espresso dai rappresentanti delle Forze di Sicurezza Irachene durante la cerimonia di consegna degli attestati di partecipazione.
I militari italiani italiani dispiegati in Iraq(circa 100 Carabinieri e 700 militari dell'Esercito) nell'ambito dell'Operazione"Inherent Resolve"hnnoa l'obiettivo di contrastare il terrrorismo mediante l'addestramento delle forze di sicurezza irachene e curde(Peshmerga), garantiscono la sicurezza dei lavori presso la diga di Mosul e forniscono un dispositivo di elicotteri per garantire la mobilità ed il trasporto del personale della Coalizione.
L'addestramento dei militari iracheni è l'obiettivo principale di questa operazione:è grazie a questo addestramento che l'ISIS è stato sconfitto. Ma l'addestramento continua per conseguire un altro obiettivo fondamentale:la stabilizzazione normalizzazione dell'Iraq.
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Iraq
24 giugno 2018
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18:21
Sono dispiegati a protezione dell'imponente Diga di Mousl:sono i militari del 151°Reggimento Fanteria della Brigata Sassari della "Task Force Praesidium". Oltre a presidiare la Diga e proteggere il lavoro degli operai italiani della ditta Trevi che stanno ristrutturando la Diga, si occupano anche di ripristinare economicamente le aree agricole e del paesaggio che hanno subito danni nel corso del conflitto contro Daesh.
Per la prima volta, con i mezzi del Genio hanno movimentato e sbancato ingenti masse di terreno dove c'erano delle fortificazioni per difendere delle postazioni chiave nella lotta per il controllo della zona durante l'invasione dell'ISIS. Qualche giorno fa proprio grazie all'intervento dei"Dimonios"sono potute riprendere le attività agricole in un vasto uliveto nei pressi della Diga.
La zona proprio a ridosso dell'uliveto era stata abbandonata dalle truppe regolari e nei giorni scorsi è stata riconsegnata ai suoi proprietari che hanno potuto riprendere a gestire l'uliveto in questione nonchè anche le altre attività agricole. Questo grazie ai militari italiani che hanno reso di nuovo accessibile quel terreno.
Il territorio è stato inoltre precedentemente sottoposto ad una accurata bonifica del territorio:è stato attivato infatti un programma di ricerca di eventuali ordigni bellici e di trappole esplosive che le unità del Genio della Task Force "Praesidium"nell'ambito della missione in Iraq, hanno attuato su richiesta delle autorità locali.
Grazie al duro impegno dei militari italiani oggi l'Iraq ha raggiunto una maggiore stabilità ed equilibrio. Perchè la pace e la stabilità di un Paese si raggiungono anche restituendo un terreno agricolo ai suoi legittimi proprietari.
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Iraq
19 giugno 2018
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18:25
Un video che non ha bisogno di parole:l'Appuntato dei Carabinieri Riccardo Casamassima che con la sua preziosa testimonianza ha fatto riaprire il caso Cucchi, e' stato trasferito e demansionato per avere semplicemente raccontato la verità al processo. In questo video postato sulla sua pagina Facebook e anche sul sito"forzearmate.eu" racconta la sua amarezza di Carabiniere e di uomo che verrà trasferito e demansionato. Ma l'Appuntato non si arrende e annuncia battaglia:obiettivo incontrare il Comandante Generale dell'Arma e poi rivolge un appello alle principali cariche dello Stato per aiutarlo "perchè quello che sta succedendo è vergognoso".
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Attualità
18 giugno 2018
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17:36
Prende il via la seconda fase della più imponente e importante esercitazione dell'anno la:"Joint Stars 2018". Dopo la fase di amalgama riservata a tutto il personale in corso dal 11 giugno, domani l'alzabandiera solenne, a Poggio Renatico(,Ferrara) sancirà l'avvio della seconda fase L'edizione di quest'anno vedrà operare oltre al personale dell'Aeronautica Militare anche personale ed assetti del COI, dell'Esercito Italiano, della Marina Militare e dell'Arma dei Carabinieri. La Joint Stars 2018 è organizzata dal COI(Comando Operativo di Vertice Interforze)ed è costituita da una serie di esercitazioni che si svolgono in varie parti del territorio nazionale bastae su un unico scenario fittizio, caratterizzato da un'operazione interforze e multinazionale condotta sotto guida italiana in risposta ad una situazione di crisi(Non-Article 5 Crisis Response Operation).
La prima parte dell'esercitazione si è svolta dal 7 al 18 maggio in modalità Live Exercise( LIVEX)ovvero con l'utilizzo di assetti reali e per lo più in Sardegna, mentre la seconda parte è in modalità Command Post Exercise/Computer Assisted Exercise (CPX-CAX), sarà rappresentata dalla Virtual Flag 2018. La Virtual Flag un'esercitazione organizzata ogni anno dal 2009 che si avvale di sistemi di simulazione di alta tecnologia e consente di addestrare il personale dell'Aeronautica Militare in un Comando di componente aerea(Italian Joint FForce Air Component Command-ITA JFACC) e consente di svolgere le attività relative alla pianificazione ed alla conduzione delle operazioni aeree nell'ambito di una campagna militare interforze.
La seconda fase dell'esercitazione si svolgerà per lo più presso il Comando Operazioni Aree di Poggio Renatico, alla quale sono connessi molti diversi Reparti operativi delle Forze Armate che prendono parte all'esercitazione e dislocati su tutto il territorio nazionale. Per la prima volta il personale del COI si addestrerà e verrà valutato per le sue capacità di pianificare e di condurre un'operazione complessa mettendo in atto tutte quelle attività di comando e di controllo tipiche di un Joint Task Force(JTF), cioè il Comando Interforze che durante una campagna militare agisce a livello operativo e coordina tutte le forze militari partecipanti.
La Joint Stars 2018, è davvero un'esercitazione molto importante:rappresenta infatti una tappa notevole nel consolidamento della Capacità Nazionale di Proiezione del Mare(CNPM) ovvero la capacità di pianificare e di condurre operazioni anfibie nel contesto di un'operazione militare interforze. Consolidamento delle capacità di comando e di controllo del JFACC dell'Aeronautica Militare nel settore della difesa contro missili balistici(Theatre Ballistic Missile Defense-TBMD)attraverso l'integrazione di comandi e di unità di livello tattico delle varie Forze Armate(un sistema missilistico SAMP/T dell'Esercito Italiano, un radar AN/TPS-77 dell'Aeronautica Militare ed unità navali classe Orizzonte/FREMM della Marina Militare)oltre all'addestramento del personale del Comando JTF e del Comando JFACC ad operare in presenza di potenziali attacchi cibernetici, ovvero attacchi ricolti contro la rete informatica utilizzata per condurre le operazioni militari:questi gli altri obiettivi della seconda fase della "Joint Stars 2018".
Questa esercitazione attraverso l'addestramento congiunto di tutte le Forze Armate , è davvero una preziosa opportunità per raggiungere sinergie ed economie di risorse nonchè affinare le capacità di intervento con una caratteristica sempre più marcatamente interforze sia in contesti nazionali che internazionali.
Published by Alessandra C.
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