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22 marzo 2014 6 22 /03 /marzo /2014 19:04

afghanistan-militari-italiani-consegnano-3-nuovi-progetti.jpgSono stati inaugurati ieri a Herat dai militari italiani un poliambulatorio, un centro per disabili e una biblioteca.Tutti i progetti sono stati portati a termine grazie al PRT(la componente militare italiana,  attivo dal 2005 si appresta a chiudere i battenti tra qualche giorno).Le opere realizzate hanno un valore complessivo di 400 mila euro, i fondi per la loro realizzazione sono stati messi a disposizione dal Ministero della Difesa. Le tre strutture sono state consegnate dai militari italiani alle autorità governative locali, nel giorno del"Nowra"un'antica festa popolare che in molti paesi asiatici e mediorentaili viene considerata come l'inizio dell'anno(1393)che coincide con l'inizio della primavera. Grazie al poliambulatorio di circa 250 metri quadrati, edificato nel quartire di Baba-e-Bara, la popolazione potrà ricevere un'assistenza sanitaria più efficace così come tutta la popolazione della provincia di Herat. C'è poi un centro di riabilitazione che è stato costruito a favore della Pir-e Herat Foundation, una fondazione gestita da volontari che ha lo scopo di combattere l'emarginazione di una parte della popolazione che ha necessità di assistenza.I pazienti di questa struttura verranno assisititi adesso in maniera più adeguata grazie all'utilizzo di laboratori specifici e ad attività di riabilitazione e potranno mantenere lo sviluppo delle loro abilità e la loro autonomia personale, sociale, affettiva e anche occupazionale.Infine c'è una biblioteca scolastica dotata di uffici, stanze, sala riunioni, e servizi igienici che va a completare l'offerta formativa della scuola di Gheyasia, il polo scolastico superiore della città di Herat. Adesso grazie a questa biblioteca gli insegnanti potranno diffondere tra gli studenti l'amore per la cultura e la lettura. Perchè la pace in un paese devastato dagli attacchi dei talebani si può realizzare anche con i libri.

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21 marzo 2014 5 21 /03 /marzo /2014 15:46

afghanistan-commando-assalta-hoel-serana-kabul-9-morti.jpgEra considerato uno tra tra gli hotel più sicuri della città, l'hotel"Serena"di Kabul, forse dopo l'attacco di ieri sera non lo sarà più.Gli ospiti dell'albergo tra i quali molti stranieri, stavano celebrando il capodanno persiano.All'improvviso un commando armato di quattro uomini tutti sui 18 anni riuscendo ad eludere tutti i controlli, ha fatto irruzione nel ristorante. Dopo avere estratto dai calzini e dalle suole delle scarpe delle pistole, i quattro del commando hanno fatto fuoco contro le persone presenti. Bilancio tragico:nove morti tra i quali anche due bambini che sono stati giustiziati  è il caso di dire, con un colpo di pistola alla testa.Tra i morti, degli afgani e anche degli stranieri provenienti dal Canada, dall'India dal Pakistan. Tra le vittime anche un giornalista dell'AFP, sua moglie, e due dei suoi 2 figli."Questo attacco mostra che se le nostre persone decidono di attaccare un qualunque posto possono farlo":queste le parole del portavoce dei talebani Zabinhullah che ha rivendicato l'attentato come opera dei talebani

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20 marzo 2014 4 20 /03 /marzo /2014 18:15

afghanistan-militari-italiani-domano-attrezzature-mediche-o.jpg"Questa donazione rappresenta un segnale di vicinanza del popolo sardo nei confronti sia dei soldati italiani che stanno operando in Afghanistan, sia nei confronti dei soggetti più deboli del popolo afgano, i bambini.La salute, insieme alla sicurezza, all'istruzione e allo sviluppo economico sono il frutto di tanti anni di lavoro congiunto tra le forze di Isaf e quelle di sicurezza afgane."Queste le parole del Generale Manlio Scopigno, Comandante del Rc-West ieri, durante la donazione delle attrezzature mediche al personla medico e paramedico dell'ospedale pediatrico di Herat.Il personale ospedaliero ha hanno espresso profonda gratitudine ai militari italiani per questa donazione.Le attrezzature mediche sono state donate grazie al contributo dato dal Rotary Club Sardegna di Macomer, come anche riportato dal quotidiano"Sassari Notizie". E' ormai da anni che il legame tra  la Brigata Sassari e il Rotary è diventato sempre più saldo.Alla cerimonia di consegna del materiale, oltre al Generale Scopigno,il Dott. Noor Ahmad Abkahani direttore del reparto pediatrico, il Dott. Said Naim Alimy direttore dell'ospedale. Una donazione che rappresenta"un aiuto concreto ed attento alle esigenze sanitarie del popolo afgano, che consentirà ai bambini dell'Afghanistan di accedere ad un'assistenza medica più completa ed efficace, soprattutto nei servizi d'urgenza".

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17 marzo 2014 1 17 /03 /marzo /2014 18:19

aereo.jpgSi troverebbe al confine tra Pakistan e Afghanistan il Boeing 777 della Malesyan Airlines, sparito misteriosamente dai radar l'8 marzo.L'aereo con i radar di bordo disinstallati avrebbe volato fuori quota per un bel pezzo riuscendo a ragiungere le basi controllate dai talebani. L'ipotesi è del quotidiano l'"Indipendent". Ma perchè il boeing con a bordo 239 passeggeri sarebbe stato dirottato in Afghanistan?Il motivo è semplice:per utilizzarlo in un nuovo attentato terroristico tipo quello dell'11 settembre.A bordo tra i passeggeri ci sarebbero anche quattro ingegneri cinesi, autori di un brevetto segreto nel campo dell'elettronica, brevetto super segreto al quale i dirottatori sarebbero molto interessati.Si pensa infatti che l'aereo sia stato dirottato da uno dei piloti, tra l'altro molto abile a non farsi "beccare"dai radar militari disseminati qua e là in Afghanistan per la missione ISAF.Un pilota talmente abile da riuscire a far sparire nel nulla un Boeing 777 volando per parecchie ore nell'invisibilità totale ai radar, grazie anche al fatto che il trasponder cioè il dispositivo che consente che il velivolo venga identificato dai sistemi radar commerciali, è stato disattivato.

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16 marzo 2014 7 16 /03 /marzo /2014 18:52

Salvatore-Sentina-150x150.jpgLa sua missione in Afghanistan l'ha portata a termine il mese scorso dopo sei mesi.Ora è rientrato in Sicilia sua terra d'origine, accolto e festeggiato dai suoi familiari e amici che di lui hanno sottolineato la sua più grande qualità:quella di essere sempre disponbile ad aiutare gli altri. Il 1°maresciallo luogotenente  Salvatore Sentina, siciliano, è un Bersagliere della Brigata Aosta e durante la sua missione in qualità di addetto alla logistica, ha partecipato a quella che in ogni missione è la fase più delicata.Quella fase nella quale enormi quantità di materiali devono essere caricati su container e mezzi vari e i militari fanno rientro in patria.E' una delle fasi più delicate perchè gli"insurgents"potrebbero approffittarne per sferrare qualche attacco.Il bersagliere ha raccontato al quotidiano"Canicattì web"questa fase della missione che da lui vissuta in prima persona:"Ero addetto alla logistica, compattare i materiale da portare via inserirli nei container per il trasporto verso la base di Herat, è un compito che richiede organizzazione e precisione". Questa è stata la sua prima missione in terra afgana, che gli ha consentito di trascorrere un periodo di tempo molto lungo  a contatto con gli afgani."Per chi come me è addetto alla logistica i contatti con le persone avvengono all'interno della base. I local workers, termine con il quale si indicano gli afgani che lavorano per i militari italiani come operai gestendo negozi interni e addetti alle pulizie sono umili, gentili. Sono lo specchio della maggior parte degli abitanti di questa terra". Ora la sua missione è conclusa, e senza dubbio il 1°maresciallo luogotenente Salvatore Sentina, può essere fiero di aver partecipato a una fase della missione ISAF del contingente italiano che resterà nella storia:quella della chiusura delle fob italiane prima della definitiva conclusione della missione a fine dicembre 2014.

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14 marzo 2014 5 14 /03 /marzo /2014 17:58

afghanistan--iphone-slava-vita-a-soldato-shown-frank1.jpgE'un attimo:il ragazzino kamikaze imbottito di esplosivo gli si para davanti mentre il sergente Shaun Frank, militare americano impegnato in missione in Afghanistan, è impegnato ad aiutare alcuni colleghi durante un combattimento contro i talebani.Pochi secondi per decidere di reagire ed evitare che il kamikaze attivi il pulsante per farsi espodere, il sergente Shawn fa fuoco ma è troppo tardi. Il kamikaze ragazzino ha sparato, si è già fatto saltare per aria e schegge di metallo volano dappertutto colpendo anche il sergente Shawn e ferendolo al viso, mani braccia e gambe. Sente un dolore improvviso e lancinante alla gamba che inizia a perdere a sangue.Un proiettile lo ha colpito alla gamba ma quel proiettile che poteva recidergli l'arteria femorale e anche la sua vita è stato fermato dll'Iphone che il soldato teneva nella tasca della sua mimetica. E' salvo grazie all'Iphone." Se non fosse stato per l'Iphone sarebbe morto" afferma la sorella del sergente nell'intervista rilasciata all'emittente americana "KSL".Quell'Iphone con il foro del proiettile, Shaun lo ha voluto tenere per ricordo e ci sono stati non pochi pochi problemi per ottenere la sostituzione del dispostivo danneggiato con un altro, senza restituire quello danneggiato. Ci sono voluti tre mesi e alla fine l'Apple gliel'ha sostituito con uno nuovo consentendogli di tenere quello danneggiato.Un'iphone che ricorderà per sempre al sergente Shawn quanto sia stato fortunato:un'iphone gli ha salvato la vita.

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11 marzo 2014 2 11 /03 /marzo /2014 19:34

afghanistan-caporal-maggiore-scelto-tiziana-sebastiano.jpgE' alla sua terza missione in Afghanistan, ha 30  anni ed è di Sacile, il caporal maggiore scelto Tiziana Sebastiano.Lavora presso la base di Camp Arena a Herat come radiotelescriventista in forza al 7°Reggimento Trasmissioni del Battaglione"Rolle". Un teatro operativo ad alto rischio quello afgano, ma non per il caporal maggiore Tiziana che ai rischi ci è abituata, come ha raccontato in un'intervista al "Messaggero veneto"."Il motto che nella vita mi rispecchia di più dice è che"la grandezza dell'uomo si misura in base a quello che cerca e all'insistenza con cui egli resta alla ricerca"afferma Tiziana.La sua carriera è iniziata ad Ascoli Piceno, poi ha conseguito la specializzazione di radiotelescriventista e in seguito si è iscritta alla Scuola Trasmissioni e Informatica a Roma. Alle sue spalle oltre all'Afghanistan, anche una missione in Kosovo. La sua missione in Afghanistan è iniziata da circa un mese ed anche se alla sue terza esperienza in terra afgana c'è sempre da imparare:"L'Afganistan mi fa vedere le vere difficoltà della vita". E La vita con le stellette comporta delle rinunce:Tiziana è single, ma dà anche tante soddisfazioni come quella di avere particolari capacità comunicative per sapere entrare in contatto con le donne e i bambini dei villaggi afgani.Il caporal maggiore Tiziana ama il suuo lavoro, anche perchè è un lavoro davvero emozionante:"Pur svolgendo le stesse mansioni quotidiane, ogni giorno non è mai uguale all'altro perchè c'è sempre qualcosa di nuovo anche per aiutarsi tra colleghi.Non vivo la routine. E' un'esperienza emozionante essere in Afghanistan". Parola di caporal maggiore scelto.

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10 marzo 2014 1 10 /03 /marzo /2014 17:31

afghanistan-militari-italiani-inaugurano-il-giardino-delle-.jpg"La rinascita del paese è soprattutto nelle mani delle donne e passa simbolicamente anche attraverso questi momenti che vedono l'Italia sempre protagonista nel promuovere questo genere di iniziative volte a sostenere il ruolo della donna come soggetto attivo nell'ambito della società afgana":queste le parole del Generale Manlio Scopigno, Comandante del Rc-West, durante la cerimonia d'inaugurazione del lungo viale realizzato dai militari italiani a Herat, e costruito da maestranze locali. Un viale che porta al"Giardino delle donne", un luogo sicuro dove le donne afgane che sono riuscite a sottrarsi da situazioni difficili ora potranno vivere con serenità trovando un rifugio sicuro in questo giardino.Il viale è stato realizzato dal PRT con i fondi del  Ministero della Difesa ed è stato inaugurato l'8 marzo, giorno della festa della Donna."Questo bellissimo viale faciliterà l'accesso ad un luogo dove le donne potranno ritrovarsi per scambiare opinioni o semplici chiacchere oppure ancora sorseggiare un tè e far giocare i propri figli"ha affermato Mahoba Jamshidi Capo del Dipartimento per gli Affari Femminili della provincia di Herat.Alla cerimonia di inaugurazione oltre al Generale Manlio Scopigno, erano presenti anche il governatore della provincia di Herat, e i funzionari della Cooperazione Italiana allo Sviluppo del Ministero degli Affari Esteri della provincia di Herat, che hanno regalato e piantato alcuni alberi. Un viale che diventa il simbolo della speranza e della possibilità di un riscatto da situazioni difficili e drammatiche nelle quali vivono molte donne afgane.Una speranza in un momento ad alta tensione come quello delle elezioni in vista del 5 aprile.E' infatti di oggi la notizia che i talebani entreranno in azione allo scopo di disturbare queste elezioni così importanti per la futura stabilità di questo paese.

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3 marzo 2014 1 03 /03 /marzo /2014 20:14

afghanistan-passaggio-di-consegne-al-joint-task-force-c4.jpgSi è svolta presso la base di Camp Arena la cerimonia del passaggio di consegne al vertice della Joint Task Force C4 del Rc-West, l'assetto interforze del contingente multinazionale ISAF responsabile delle comunicazioni nella regione occidentale dell'Afghanistan e dei collegamenti tra il contingente italiano e la madrepatria. Il Tenente Colonnello Roberto Baldisseri ha ceduto al suo parigrado Giovanni di Giovanni, il comando della Joint Task Force C4. Alla cerimonia erano presenti il Generale Manlio Scopigno, Comandante del Rc-West, che ha espresso parole di elogio per il lavoro svolto dal Tenente Colonnello Baldisseri e dai suoi uomini"per la grande professionalità dimostrata nel garantire un efficace sistema di comunicazione e informazioni, indispensabile per l'esercizio delle funzioni di comando e controllo del Rc-west". Ora saranno i militari del 7°Reggimento Trasmissioni di Sacile(PN) a proseguire il lavoro dei colleghi del 2°Reggimento Trasmissioni Alpino di Bolzano, del 1°Reggimento Trasmissioni di Milano, del 33°Reggimento Guerra Elettronica di Treviso ed assetti specialistici dell'Aeronautica Militare.

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2 marzo 2014 7 02 /03 /marzo /2014 19:10

afghanistan-militari-e-quello-stress-da-rientro-da-missione.jpgIl momento del rientro dalla missione di un militare non sempre è un momento facile.Dopo tanti mesi lontani da casa, a volte i figli piccoli stentano a riconoscere il proprio genitore, e la situazione peggiora se il militare che rientra in patria, è rimasto coinvolto in un attentato nel quale è rimasto ferito o ha visto morire sotto i suoi occhi un commilitone.Sono momenti indelebili che non potranno mai essere del tutto cancellati."Ognuno reagisce a modo proprio.Le conseguenze del trauma, che sono normali finchè non impediscono il normale svolgimento della propria vita, possono nascondere l'insorgere di una sindrome post-traumatica da stress"afferma il Tenente Lucia Grasso, psicologa militare dell'esercito in missione a Herat(che fornisce il suo aiuto ai militari in missione del contingente italiano)in un'intervista rilasciata a Daniela Lombardi pubblicata sul quotidiano"La Sicilia".Quando un militare resta ferito in seguito ad un attentato, per prima cosa viene fatto partecipare ad una riunione, durante la quale ognuno racconta la sua esperienza  traumatica e tenta di elaborarla." Poi in certi casi insorge il trauma. vero e proprioI sintomi sono descritti nel DSM4 il manuale di disturbi mentali.Se un piccolo stimolo ricorda subito l'evento, se si perdono sonno o appetito e si cade nell'isolamento sociale,probabilmente si ha questo tipo di disturbo. Se nessuno sintomo del genere si manifesta entro sei mesi dai fatti, si può ritenere che il ragazzo abbia superato lo shock". Un lavoro molto importante quello della psicologa Lucia Grasso, perchè grazie al suo sostegno, chi ha subito un trauma può ritornare a condurre una vita normale sconfiggendo almeno in parte, se non del tutto, i fantasmi del passato.

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