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9 agosto 2011 2 09 /08 /agosto /2011 21:27

"Sei una roccia non mollare":questo il messaggio postato sulla bacheca di Facebook del parà viterbese della Folgore Simone Corsi, ferito domenica nell'attentato di Bala Baluk.un-coommilitone-incoraggia-para-ferito-attenttao--copia-1.jpg Parole di incoraggiamento  da parte di un suo commilitone, che come lui utilizza Facebook per comunicare. Poche parole digitate da Federico Ianiro, parà della Folgore, viterbese pure lui, 25 anni,  in missione in Afghanistan. Un tempo c'erano le lettere per comunicare, soprattutto pe rassicurare i familiari rimasti a casa. La lettera scritta a mano era l'unico mezzo per tenersi in contatto, per cercare un conforto nell'attesa del ritorno del militare a casa. Oggi grazie a "Twitter" e soprattutto "Facebook"  le comunicazioni avvengono molto più velocemente, e così i familiari possono dialogare in tempo reale con i militari in missione. Ci si può anche vedere e parlare con la web cam avendo  la sensazione di stare davvero vicinI fisicamente. I post sulle  bacheche di Facebook dei militari in missione diventano piccoli frammenti di vita dal fronte, con i messaggi di rassicurazione a mogli e fidanzate, quelli in ricordo di commilitoni uccisi dagli "IED"ma anche le battute per sdrammatizzare la situazione.Battute postate con "botta e risposta" magari sotto delle foto, come nel caso di Federico. Una foto lo ritrae con alcuni suoi commilitoni con un birra davanti e un pc"Che aria gioviale che c'era-se non lo sapessi direi che sembra un tipico chiosco di mare". Ma qui non c'è nessun chiosco, il mare è di là  in Italia, e l'Italia è lontanissima dall'Afghanistan e dalla guerra. Non mancano le parole di rassicurazione agli amici che chiedono notizie. Un tempo tutto questo era affidato a poche righe scritte a mano su lettere che impiegavano tantissimo tempo ad arrivare a destinazione. Oggi dal fornte le notizie arrivano molto più velocemente ed in tempo reale, certo i familiari  di un militare in missione in Afghanistan sono sempre in ansia, ma grazie a Facebook parte dell'ansia svanisce. Per poi ritornare a tradimento, magari una volta spento il pc, svanite le immagini  della connessione a internet, il pensiero torna alla guerra.In Afghanistan si combatte una guerra che ormai ogni giorno semina morte tra militari e civili."Non mollare sei una roccia"e allora anche poche parole digitate dalla tastiera di un pc e postate su una bacheca di Facebook sono di grande aiuto.   

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commenti

C
<br /> SONO IL PAPà DI UNO DEI MILITARI FERITI A MARZO. RINGRAZIO L'ESERCITO PER L'ASSISTENZA MORALE CHE CI FORNISCE MA SOPRATUTTO RINGRAZIO LA SOLIDARIETA' DI TUTTI I COMMILITONI VERSO MIO FIGLIO!<br /> FORZA RAGAZZI! SIETE EROI CORAGGIOSI E SIETE LA PARTE PIU' SANA CHE RAPPRESENTA LA NOSTRA PATRIA! NON ASCOLTATE GLI IGNORANTI CHE VI CRITICANO. LORO NON SONO ALTRO CHE PAROLE INUTILI! FORZA BRAVI<br /> RAGAZZI. CLAUDIO<br />
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