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24 maggio 2011 2 24 /05 /maggio /2011 17:41

L'Operazione "Spring Break", cominciata alcuni giorni fa in Afghanistan con un massiccio dispiegamento di forze è stata portata a termine. Si è trattato di un'operazione molto rischiosa, un'operazione   congiunta alla quale hanno preso parte oltre 600 uomini fra Forze di Sicurezza Afgane, millitari USA e parà della Folgore, coadiuvati da alcune unità delle Forze Speciali e con il supporto di oltre 20 elicotteri italiani e americani. L'obiettivo dell'operazione è stato raggiunto: ovvero estendere la zona di sicurezza nella zona di Bala Murghab di circa il 50% verso la parte Nord, in direzione del Turkumenistan. In quattro giorni più di 600 mezzi militari e quasi 200 uomini, hanno percorso 270 km, spostandosi su un territorio particolarmente difficile e insidioso,si sono schierati partendo da Herat, sulla base avanzata "Columbus". In pochi giorni il contingente ISAF con la cooperazione delle forze di sicurezza afgane,operazione-spring-break-maggio-2011-afghanistan.jpg con una manovra articolata ha raggiunto e superato il vilaggio di Mirangai che si trova a Nord di Bala Murghab, riuscendo ad espandere la zona posta sotto controllo delle coalizioni. L'operazione "Spring Break" è stata preparata nei minimi dettagli:nelle settimane precedenti c'è stata un'intensa attività di preparazione per contrastare gli attacchi e la leadership degli "insurgents". Un'operazione molto importante, come dimostrato anche dal fatto che lo stesso Comandante dell'ISAF, il Generale Petraeus, è andato in quella zona con il Generale di Brigata Carmine Masiello, Comandante della Regione Ovest, proprio per avere sottocontrollo l'intero svolgimento della manovra.

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