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21 dicembre 2011 3 21 /12 /dicembre /2011 18:20

Simona, Chiara, e Riccardo:nomi come tanti che dietro hanno storie da raccontare. Storie di  militari in missione, che trascorerranno il Natale tra le montagne nel rigido inverno afgano. Questo è il loro lavoroafghanistan-il-natale-in-missione--di-tre-militari-italiani.jpg, anche se i sacrifici sono molti, anche se  i momenti duri non mancano, ci sono anche soddisfazioni, come quella di portare un aiuto concreto al popolo afgano. Il Caporal maggiore Scelto Simona Meloni  di Uta(Ca)ha 29 anni è in forza al 3°Rgt Bersaglieri di Teulada, è sposata con Giovanni e ha un figlio di 4 anni, Federico. Certo la lontananza pesa:"Partire è stata una decisione molto sofferta perchè Federico mi manca moltissimo, stare cosi lontani è molto difficile,in particolare nelle feste, ma svolgendo questo lavoro sia io che Giovanni sapevamo che sarebbe potuto capitare".Un lavoro di grande responsabilità quello del Caporal Maggiore Scelto, che è l'assistente del Generale di Brigata Luciano Portolano al comando della Brigata della Sassari, nella pianificazione delle diverse attività. Riccardo Bozza, 27 anni di Lecce è Sottocapo di 3a Classe in forza al Battaglione S.Marco di Brindisi, è mitragliere:un lavoro molto impegnativo anche perchè è come se di lavori ne svolgesse due:"Il mio compito è doppio ovvero quando sono sul blindato Lince, e l'operatore  specialista di mortai. La giornata è piena di attività di lavoro, ma nei momenti di relax con i miei colleghi cerco di uscire dalla routine quotidiana. Grazie a internet posso contattare la mia famiglia e la mia fidanzata che sposerò a breve". Chiara Padovani, ha 28 anni, veronese, è un Tenente pilota del 98°gruppo della 76a Brigata Aerea di Pisa, anche lei si trova a Herat al seguito della Brigata Sassari. Unica donna ai comandi di un C27J Spartan, velivolo adibito al trasporto tattico e che può fare anche i rifornimenti in volo. Anche lei svolge un lavoro di grande responsabilità:portare i rifornimenti alle truppe anche nelle zone più remote del territorio afgano e portare aiuti alla popolazione afgana. Questa è la sua seconda missione in Afghanistan."Il mio compito è portare persone  e materiale sanitario nei vari aeroporti sul territorio,molto spesso si tratta di generi di prima necessità  per il personale di terra o per il sostegno alla comunità afgana.E' un'attività molto impegnativa, siamo chiamati ad essere versatili, cosi non esiste mai un giorno uguale all'altro. Ci troviamo ad operare su piste di atterraggio semi preparate costituite da terra battuta, oppure di notte con l'uso di visori notturni, o ad effettuare aviolanci in zone difficilmente raggiungibili da terra  a causa della precaria rete stradale.Mi piace tantissimo il territorio che sfila sotto di me ed il susseguirsi continuo di deserto e montagne inevate.Qui siamo veramente a contatto con chi non ha nulla per sopravvivere con tanti bimbi malati e mai come in occasione delle feste si riesce a capire quanto in Italia siamo fortunati nonostante la crisi". Simona, Riccardo e Chiara. Tra un paio di giorni sarà Natale anche per loro..Il Natale  di 3 militari italiani  in missione.

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