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5 aprile 2011 2 05 /04 /aprile /2011 20:21

Il Pentagono ha annunciato che gli USA hanno ritirato tutti i loro velivoli da combattimento dal teatro delle operazioni in Libia.pilota-caccia-libia-1.jpg Gli USA avevano già intenzione di ritirare  i loro caccia armati di missili Tomahawk già dal fine settimana, ma poi dietro richiesta della NATO, che ha assunto il comando dell'operazione"Unified Protector", ha dato il suo o.k. per continuare i raid aerei sulla Libia in modo da recuperare il tempo perso a causa delle cattive condizioni metereologiche. Il Pentagono ha inoltre sottolineato che i velivoli americani saranno sempre pronti ad intervenire nel caso in cui la NATO ne richieda l'utilizzo. I velivoli quindi saranno utilizzati solo per effettuare rifornimenti di carburante in volo e per operazioni di pattugliamento. E' di oggi la notizia che la NATO ha effettuato un raid aereo contro le truppe di Gheddafi ad una trentina di chilometri ad est del terminal petrolifero di Marsa El Brega, dove da giorni ormai infuria una violentissima battaglia er il controllo della città. Tuttavia nonostante i raid aerei dell'Alleanza, i ribelli hanno perso il controllo delle postazioni avanzate e sono stati costretti ad arretrare davanti alle truppe di Gheddafi. Se gli USA hanno ritirato i loro caccia, per i militari italiani l'operazione"Unified Protector"continua. Come riferito dallo Stato Maggiore della Difesa, nelle ultime 24 ore i piloti italiani hanno effettuato complessivamente 8 missioni. La prima, la terza e la quinta sono state condotte da 2 Eurofighter 2000 con funzione di sorveglianza aerea, la seconda, la quarta e la sesta da una coppia di Tornado con compiti di ricognizione. La settima e l'ottava da 2 AV8 Plus con compiti di difesa aerea e di ricognizione. I Tornado e gli Eurofighter 2000 sono in organico all'Aeronautica Militare, mentre gli AV8 sono in dotazione alla Marina Militare. I velivoli dell'Aeronautica Militare, durante queste missioni, sono stati riforniti in volo da un Kc-130 e da Tornado aventi funzione di tanker. Intanto le navi della Marina Militare continuano il loro lavoro di pattugliamento dell'aerea di competenza in modo da garantire il rispetto dell'embargo navale.  

 

 

 

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