Overblog
Segui questo blog Administration + Create my blog
28 febbraio 2020 5 28 /02 /febbraio /2020 17:50

E' stata portata a termine nei giorni scorsi, un'esercitazione congiunta tra Esercito Italiano, ghanese e malese con l'obiettivo di incrementare la capacità di collaborazione, impiego e coordinamento tra le unità in modo da rendere più efficiente ed efficace il lavoro svolto dai peacekeeper della missione UNIFIL in Libano.

Condividi post
Repost0
23 febbraio 2020 7 23 /02 /febbraio /2020 16:46
Libano:militari italiani portano a termine attività di "familiarizzazione" con militari ganesi e malesi
Libano:militari italiani portano a termine attività di "familiarizzazione" con militari ganesi e malesi
Libano:militari italiani portano a termine attività di "familiarizzazione" con militari ganesi e malesi

Si sono confrontati sull'applicazione delle STIR (Standardised Tactical  Incident Reactions) le linee guida con le quali UNIFIL  determina i comportamenti da adottare in caso di intervento, con grande attenzione alle azioni di controllo delle folla e al trattamento ed evacuazione dei feriti e hanno svolto attività di addestramento. I militari italiani , ganesi e malesi nei primi 15 giorni di febbraio hanno svolto un'attività di familiarizzazione tra le truppe dei vari eserciti, ad evidenziare come la caratteristica principale delle missione UNIFIL sia la pluralità dei Paesi contribuenti.

Protagonisti di questa attivitò sono stati la Sector Mobile Reserve del Sector West composta  da una compagnia dei "Lancieri di Montebello"(8°), la Battalion Mobile Reserve composta dall'Armoured Recce Regiment ganese e la Battalion Mobile Reserve malese. L'attività di familiarizziazioe ha compreso addestramento ed esercitazioni congiunte che si sono svolte all'interno di varie United Nations Positions, le basi di UNIFIL. Oltre all'addestramento sono state condotte pattuglie condotte tra i diversi assetti all'interno di tutta l'area di operazione  del settore a guida italiana di oltre 650 chilometri quadrati.

Il fine di questi momenti addestrativi é quello di accrescere le capacità di collaborazione, coordinamento e impiego delle unità che costituiscono la riserva del settore aumentando le potenzialità di manovra e rendendo il lavoro svolto dei peacekeeper più efficiente ed efficace.

All'interno della Joint Task Force-Lebanon Sector  West al comando del Generale Diego Filippo Fulco,  collaborano i militari di 15 nazioni, e questo genere di confronto é davvero fondamentale. Un confronto sano e leale da soldato a soldato, una "familiarizzazione"  che non comprende solo il lato professionale riguardanti armi, mezzi, materiali, tecniche e procedure, ma che riguarda anche il lato umano di ogni casco blu e gli ricorda come assicurare la pace e la sicurezza sia l'obiettivo più importante di UNIFIL.

Libano:militari italiani portano a termine attività di "familiarizzazione" con militari ganesi e malesi
Libano:militari italiani portano a termine attività di "familiarizzazione" con militari ganesi e malesi
Libano:militari italiani portano a termine attività di "familiarizzazione" con militari ganesi e malesi
Libano:militari italiani portano a termine attività di "familiarizzazione" con militari ganesi e malesi
Condividi post
Repost0
18 febbraio 2020 2 18 /02 /febbraio /2020 18:07
Africa:Forze Speciali Italiane in azione nell'esercitazione antiterrorismo internazionale "Flintlock 2020"

E' iniziata ieri e terminerà il 28 febbraio, l'esercitazione antiterrorismo internazionale "Flintlock 2020" che vede entrare in azione anche i militari italiani delle Forze Speciali assieme a quelli di Belgio, Austria, Francia, Germania, Repubblica Ceca, Spagna , Portogallo, Regno Unito, Canada, USA, e dell'Africa come Camerun Ciad, Benin, Burkina Faso, Costa d'Avorio, Senegal, Marocco, Niger e Nigeria solo per citarne alcuni.  1600 i militari che prendono parte alla"Flintlock 2020" che ha come scenario la Mauritania e il Senegal. "E' un 'esercitazione militare e di polizia che coinvolgerà nazioni- partner in tutta l'Africa del Nord e dell'Ovest e le forze per le operazioni speciali occidentali. Dal 2005 è la più grande esercitazione annuale delle forze speciali occidentali  per operazioni speciali nel continente africano" ha affermato il Generale dell'Esercito USA Stephen Towsend, Comandante del Comando USA in Africa, come riportato dal quotidiano on line"congedatifolgore.it". 

L'obiettivo dell'esercitazione é quello di migliorare le capacità operative e professionali dei militari per contrastare al meglio il terrorismo internazionale.  Essendo un 'esercitazione che vede coinvolte Africa e Europa consente un addestramento in sinergia con le forze armate internazionali.

Il fatto che la "Flintlock"si svolga in Africa consente di supportare al meglio i paesi africani a risolvere i problemi che affliggono queste regioni. E' solamente combattendo uniti che si può cercare di sconfiggere il terrorismo internazionale e al tempo stesso fornire un valido supporto all'Africa per un futuro  sereno e più stabile.

Condividi post
Repost0
13 febbraio 2020 4 13 /02 /febbraio /2020 17:37
Gibuti:il Generale Portolano elogia i militari italiani:"Vanto ed orgoglio per tutta la Nazione"
Gibuti:il Generale Portolano elogia i militari italiani:"Vanto ed orgoglio per tutta la Nazione"
Gibuti:il Generale Portolano elogia i militari italiani:"Vanto ed orgoglio per tutta la Nazione"

Ha incontrato il personale della Base al quale ha voluto esprimere il suo plauso e compiacimento per l'attività svolta in maniera professionale da tutti i militari che operano nell'area, che con il loro impegno quotidiano"sono motivo di vanto e di orgoglio per tutta la Nazione": queste le parole del Comandante del Comando Operativo di Vertice Interforze, il Generale di Corpo d'Armata Luciano Portolano durante la sua visita  ai militari  della Base Militare Italiana di Supporto a Gibuti.  Ad accogliere il Generale, c'era il Comandante della base, il Colonnello Michele Chiedi e il Comandante della Missione Addestrativa Italiana (MIADIT) Somalia, il Colonnello Mario Ligi.

Nella sua visita svoltasi l'altro ieri, il Generale Portolano accompagnato dal Ministro Plenipotenziario, inviato speciale del MAECI per il Corno d'Africa, l'Ambasciatore Luciano Pezzotti, ha visitato le componenti infrastrutturali della Base, poi in un secondo momento, presso il Comando si é svolto un briefing che ha illustrato le attività svolte dalla BMIS e dalla MIADIT Somalia.

La Base Militare Italiana di Supporto di Gibuti é composta da personale delle 4 Forze Armate ed é stata realizzata in un'area dell'Africa crocevia  strategico per le linee di comunicazione marittime che dall'area mediterranea si dirigono, attraverso il Canale di Suez, verso il Golfo Persico, il Sud Est asiatico, ed il Sudafrica e viceversa. Inoltre la Base ha l'obiettivo di  fornire supporto logistico a tutte quelle componenti  nazionali in transito sul territorio di Gibuti impegnate nel Corno d'Africa e nell'Oceano indiano.

Gibuti:il Generale Portolano elogia i militari italiani:"Vanto ed orgoglio per tutta la Nazione"
Gibuti:il Generale Portolano elogia i militari italiani:"Vanto ed orgoglio per tutta la Nazione"
Gibuti:il Generale Portolano elogia i militari italiani:"Vanto ed orgoglio per tutta la Nazione"
Condividi post
Repost0
9 febbraio 2020 7 09 /02 /febbraio /2020 17:52
Niger:militari italiani donano apparecchiature mediche
Niger:militari italiani donano apparecchiature mediche

Apparecchiature mediche sono state donate l'altro ieri dal CIMIC  della missione dei militari italiani impegnati  in Niger alla Direzione Centrale  dei Servzi Saniatrie dell'Azione Sociale delle Forze Armate del Niger (DCSSA/AS-FAN). Alla cerimonia di consegna delle apparecchiature svoltasi si presso la base AB01 dell'Aeronautica Militare della Repubblica del Niger, erano presenti l'Ambasciatore d'Italia a Niamey il  Dott. Marco Prencipi. il Ministro della Difesa Issofou Katambè e il Comandante della Missione Bilaterale di Supporto in Niger (MISIN), il Generale di Brigata Caludio Dei.

La donazione di queste apparecchiature rientra nell'ambito di uno dei tanti progetti pianificati nell'ambito della cooperazione-Civile-Militare(CIMIC) del Comando Operativo di Vertice Interforze  (COI), e si innesta in un'ottica più vasta di implementazione delle risorse messe a disposizione  dal Sistema Salute Nigerino, il quale presenta ampi margini di sovrapposizione  civile-militare. Medici ed infermieri militari, sono anche loro destinatari di una formazione continua con corsi "ad hoc" da parte del Mobile Training Team (MTT) sanitario della MISIN, sono attivi nell'ambito del sistema sanitario nazionale del Niger e forniscono assistenza anche alla popolazione locale. Infatti, dal Ministero della Difesa, dipendono tutta una serie di infermerie e presidi nazionali che si occupano ampiamente del personale civile. 

La sanità militare distribuita è distribuita in maniera capillare sul territorio nigerino,  e nelle zone rurali é sempre operativa  per venire incontro a tutte le esigenze mediche della popolazione, intervenendo in modo attivo  dove ci sono scarse risorse economiche ed umane. E' una vera e propria attività di sostegno  alla Sanità del Niger, sviluppata  mediante una pianificazione mirata al supporto dei Dicasteri della Sanità  e della Difesa, e si inserisce nell'ambito dello sforzo congiunto per lo sviluppo delle Forze di Sicurezza nigerine l'incremento di capacità volte al miglioramento della qualità della vita. 

Niger:militari italiani donano apparecchiature mediche
Condividi post
Repost0
5 febbraio 2020 3 05 /02 /febbraio /2020 17:49
Libano:militari italiani UNIFIL portano a termine l'esercitazione"Blue Hammer IV"
Libano:militari italiani UNIFIL portano a termine l'esercitazione"Blue Hammer IV"
Libano:militari italiani UNIFIL portano a termine l'esercitazione"Blue Hammer IV"

"Blue Hammer IV": questa la denominazione dell'esercitazione da poco conclusasi in Libano e  che ha visto  protagonisti  di un percorso addestrativo coordinato  i peacekeeper italiani e le Lebanese Armed Forces. L'esercitazione giunta alla quarta edizione nel 2020,  ha evidenziato il legame operativo esistente tra i contingenti di UNIFIL e le LAF. La "Blue Hammer" si é svolta  presso l'area addestrativa di Chawakeer a Tiro, area nella quale per quattro settimane i soldati italiani del reggimento "Lancieri di Montebello"(8°) e del 1°Reggimento "Granatieri di Sardegna" hanno condotto un addestramento  con i colleghi libanesi, obiettivo: migliorare le tecniche e le procedure e perfezionare il coordinamento tra le truppe, elemento indispensabile per le innumerevoli attività  che ogni gioro vengono svolte in collaborazione con i militari  di UNIFIL e delle LAF. Durante una prima fase  i soldati hanno dato prova delle capacità operative con esercizi di ardimento, calandosi dall'alto di una torre.  Diverse le tecniche di discesa utilizzate che vanno dalla classica corda doppia all"australiana". Nella seconda fase i militari sono entrati in azione applicando tecniche di pattugliamento appiedato con supporto di mezzi blindati, avvicinamento ad un'area urbanizzata sotto copertura  di tiratori scelti, successiva bonifica e  messa in sicurezza. Le attività sono state frutto di un lavoro costante e continuativo, i progetti addestrativi del Sector West,  infatti seguono una pianificazione  ciclica che coinvolge  circa 2000 soldati ogni semestre. Il confronto che nasce dall'addestramento  trova poi applicazione pratica nella condotta di pattuglie congiunte che garantiscono il rispetto della risoluzione 1701 e la sicurezza sulla Blue Line. L'esercitazione ed i suoi contenuti discendono  dal mandato UNIFIL, che prevede il supporto alle forze armate libanesi.

All'esercitazione erano presenti il Comandante della Joint Task Force Lebanon Sector West, il Generale di Brigata Diego Filippo Fulco, ed il Comandante della 5a Brigata delle LAF, il Generale Edgar Lawandos, responsabile  del territorio libanese a sud del fiume Litani. La loro presenza è la testimonianza del legame esistente  tra i caschi BLU di UNIFIL e le forze armate libanesi. "L'addestramento é il primo momento di conoscenza  tra militari,  ed é alla base della fratellanza in armi indispensabile tra eserciti diversi che operano  per uno scopo comune": queste le parole del Generale Fulco nel suo discorso ai soldati durante la cerimonia, soldati italiani che ogni giorno si impegnano per mantenere una situazione di pace di  e stabilità lungo la Blue Line.

Libano:militari italiani UNIFIL portano a termine l'esercitazione"Blue Hammer IV"
Libano:militari italiani UNIFIL portano a termine l'esercitazione"Blue Hammer IV"
Libano:militari italiani UNIFIL portano a termine l'esercitazione"Blue Hammer IV"
Condividi post
Repost0
2 febbraio 2020 7 02 /02 /febbraio /2020 17:34
Roma:decollato il volo dell'Aeronautica Militare che riporterà in Italia gli italiani bloccati a Whuan

E' decollato stamattina all'alba dall'aeroporto militare di Pratica di Mare, il KC767A  del 14°Stormo dell'Aeronautica Militare, con a bordo 10 membri dell'equipaggio di cui 4 piloti,  e 6 unità del team sanitario formato da 4 militari e 2 dipendenti del ministero della salute. Missione: riportare in Italia i 67 connazionali bloccati a Wuhan causa del coronavirus. Il velivolo arriverà a destinazione dopo un volo di 11 ore, un velivolo che per questi 67 italiani bloccati in Cina rappresenta la salvezza:"Basta che ci riportano a casa, Wuhan è una città fantasma"ha affermato uno di loro all'Adnkronos, e di certo essere bloccati i quella città é diventato un incubo e poco importa se non potranno riabbracciare subito i loro familiari ma sentirli solo per telefono, almeno per i primi giorni.

Dovranno infatti stare in quarantena qualche giorno per evitare i rischi derivanti da un potenziale contagio. Il loro rientro é previsto domani alle 8.15 all'aeroporto militare di Pratica di Mare. Una volta atterrati  verranno sottoposti  ai controlli medici, chi tra di loro potrebbe aver contratto il coronavirus dovrà stare in una stanza isolata dove circolerà solo aria filtrata, per gli altri invece scortati da polizia e carabinieri, la destinazione sarà la città militare della Cecchignola dove dovranno stare 14 giorni in quarantena. Quattordici giorni per potersi lasciare alle spalle un 'incubo, un incubo chiamato coronavirus.

Roma:decollato il volo dell'Aeronautica Militare che riporterà in Italia gli italiani bloccati a Whuan
Condividi post
Repost0
27 gennaio 2020 1 27 /01 /gennaio /2020 17:37
Barletta:militari dell'82°Reggimento Fanteria"Torino"organizzano gara podistica e raccolgono fondi per donare 2 defibrillatori al comune di Barletta
Barletta:militari dell'82°Reggimento Fanteria"Torino"organizzano gara podistica e raccolgono fondi per donare 2 defibrillatori al comune di Barletta

"Toro Ten":questa la dnominazione  della seconda edizione della gara podistica non competitiva organizzata dai militari dell'82° Reggimento Fanteria"Torino"(unità alle dipendenze della Brigata  meccanizzata"Pinerolo") in collaborazione con il comune i Barletta, e che ha visto la partecipazione di oltre 1300 persone. La gara si è svolta domenica con l'intento di ricordare il 77° anniversario dei Fatti d'Arme  di Tscherkowo avvenuti su fronte russo il 16 gennaio  del 1943, nei quali l'82° Reggimento  Fanteria"Torino" diede prova delle straordinarie capacità dell'Esercito Italiano e del valore dei propri soldati che scrissero con il sangue una delle pagine più tristi e memorabili della storia, meritando la Medaglia  d'oro al Valor Militare. La gara podistica si é disputata su un percorso cittadino di 10 km, con partenza e arrivo nella Caserma "R.Stella", e ha visto la partecipazione di innumerevoli associazioni sportive a livello nazionale, dei militari del Centro Sportivo dell'Esercito, di atleti provenienti da tutta la provincia BAT,  di militari appartenenti sia all'82°"Torino" che ad altri reparti dipendenti dalla Brigata Meccanizzata "Pinerolo". 

Rinsaldare quei valori che legano l'esempio ed il sacrificio dei nostri  predecessori  all'impegno quotidiano dei sodati dell'Esercito Italiano:  queste le motivazioni alla base dell'evento.  Oggi come allora, i Fanti del Torino, impiegati su diversi fronti  addestrativi ed operativi,   operano con lo stesso entusiasmo, passione e dedizione di chi li ha preceduti per l'adempimento del proprio dovere, secondo il motto del Reggimento:"Credo e Vinco". Ne sono testimonianza i numerosi attestati di apprezzamento da parte delle superiori Autorità ricevuti durante  le attività addestrative ed operative  svolte di recente in Italia  e all'estero: sessioni di campagne di sperimentazione, esercitazione "Toro 2019" in cooperazione con la Brigata Spagnola"Aragon I", nonché missioni nazionali ed internazionali, dove il reparto  impiegato quale reggimento pilota nell'ambito del progetto di digitalizzazione  della Forza Armata e del progetto "Soldato Sicuro"ha dato prova di grandi capacità professionali. Tali traguardi sono possibili  attraverso un costante addestramento ed il mantenimento di una adeguata preparazione psico-fisica che, abbinata al grande cuore dei fanti del Torino, già impegnati in altre campagne solidali nel territorio, evidenziano l'essere del "Soldato Italiano", espressione  di grande professionalità ed umanità.

La partecipazione all'evento sportivo, e al tempo  stesso benefico, ha permesso una raccolta di fondi, frutto esclusivamente della quota di iscrizione , che  sono stati utilizzati  per l'acquisto di due defibrilllatori da donare  al Comune di Barletta. La presenza dei colori dell'Esercito Italiano alla manifestazione, conferma l'attenzione della Forza Armata nei confronti dei valori etici e di solidarietà sui quali si fonda l'iniziativa che testimonia, al contempo, l'attenzione e la vicinanza alla comunità cittadina barlettana. 

Barletta:militari dell'82°Reggimento Fanteria"Torino"organizzano gara podistica e raccolgono fondi per donare 2 defibrillatori al comune di Barletta
Barletta:militari dell'82°Reggimento Fanteria"Torino"organizzano gara podistica e raccolgono fondi per donare 2 defibrillatori al comune di Barletta
Condividi post
Repost0
26 gennaio 2020 7 26 /01 /gennaio /2020 17:53
Roma:poliziotti dimenticati in graduatoria continuano la loro battaglia per poter entrare in servizio

Sono 445, sono ragazzi e ragazze che hanno il sogno di indossare l'uniforme della Polizia ma non possono entrare in servizio , dimenticati "parcheggiati"in graduatoria in attesa che il Ministero finalmente li faccia entrare in servizio. Antonio appartenente alla categoria dei militari in congedo, ovvero quei ragazzi  che non hanno mai ottenuto lo scorrimento di graduatoria, ha scritto questa lettera nella quale spiega la terribile ingiustizia contro la quale lui e i suoi colleghi  continuano a combattere.  Antonio e gli altri ragazzi il loro sogno l'avrebbero quasi raggiunto se non fosse per un dettaglio: non fanno scorrere le loro graduatorie, si ritrovano cosi ad avere come unica parola d'ordine: aspettare.  Sono stati presentati degli emendamenti ma sono stati tutti respinti. Perché? Quanto tempo ancora dovranno aspettare ancora questi ragazzi  prima che i loro diritti vengano rispettati? Loro nel frattempo non si arrendono, e continuano la loro battaglia anche nel silenzio totale dei media.

Gentile Redazione,

mi chiamo Antonio Resistente ho anni 30 e sono cittadino di questa Repubblica. Vi invio questa lettera per esprimere tutto il mio disappunto in merito ad una questione che mi sta molto a cuore.

Mi riferisco al concorso per Allievi Agenti Polizia di Stato - Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana - 4^ Serie Speciale "Concorsi ed Esami" pubblicato il 26 maggio 2017 (link del bando per l'assunzione di 1.148 Allievi Agenti ).

Però occorre effettuare una panoramica cronologica sugli eventi partendo nel spiegare il bando, nello specifico prevedeva l’assunzione di 1148 Allievi Agenti suddivisi in tre differenti aliquote, cosi composte:

a) 893 posti, per esame, aperto ai cittadini italiani, purché in possesso dei requisiti prescritti per l’assunzione nella Polizia di Stato;

b) 179 posti, per esame e titoli, per coloro che sono in servizio, da almeno sei mesi alla data di scadenza della domanda di partecipazione al concorso, come volontari in ferma prefissata di un anno (VFP1) o in rafferma annuale, purché in possesso dei requisiti prescritti per l’assunzione nella Polizia di Stato;

c) 76 posti, per esame e titoli, per i volontari in ferma prefissata di un anno (VFP1) collocati in congedo, al termine della ferma annuale, alla data di scadenza della domanda di partecipazione al concorso, nonché ai volontari in ferma quadriennale (VFP4), in servizio o in congedo, purché in possesso dei requisiti prescritti per l’assunzione nella Polizia di Stato.

Tra i requisiti di partecipazione occorreva:

· aver compiuto il 18esimo anno di età e non aver compiuto il 30esimo anno di età (le categorie militari, lettere B e C del bando, godevano dell’elevazione del limite anagrafico fino ad un massimo di 3 anni per ogni anno di servizio militare prestato)

· essere in possesso del diploma di scuola media, con la possibilità di scorrimento delle tre aliquote per 3 anni.

Per ottenere l’Idoneità occorreva superare una prima prova composta da un test di cultura generale. Superato il questionario si veniva convocati in base al punteggio ad effettuare le prove di efficienza fisica, le visite mediche e le prove psicoattitudinali.

Fu pubblicato successivamente sulla Gazzetta Ufficiale e sul bollettino del Ministero un incremento dei posti che ha modificato il numero delle assunzioni da 893 a 1182

per l’aliquota dei civili (A), da 179 a 645 per i partecipanti militari (aliquota B) e da 76 a 276 per i militari dell’aliquota C.

In questa fase siamo già nel 2018, da qui in poi si verificheranno una serie di eventi, legati anche alle vicissitudini del passato Governo, che crearono il caos più totale.Il 2018 è l’anno in cui partono i corsi di formazione, da aprile a giugno si susseguono le assunzioni degli idonei delle rispettive categorie. Come in tutti i concorsi una piccola parte degli Idonei purtroppo resta fuori graduatoria perché in esubero rispetto alle necessità di assunzione e quindi vengono “parcheggiati” momentaneamente in attesa di uno scorrimento della graduatoria.

E proprio così a ottobre 2018 il Ministero dell’Interno, considerando le gravi carenze di organico, pubblica il bollettino per gli scorrimenti che inspiegabilmente cita solo l’aliquota dei ragazzi civili.

Le due categorie B e C del bando, quella dei volontari militari in servizio e in congedo, non vengono menzionate lasciando a casa così 61 tra ragazze e ragazzi IDONEI tanto quanto i colleghi della categoria dei civili che in data otto novembre partono per le scuole di formazione.

Nel gennaio del 2019, all’interno del Decreto semplificazione c’è un emendamento che modifica in modo retroattivo i requisiti del bando del 2017 abbassando il limite di età a 26 anni non compiuti e rendendo obbligatorio il diploma di scuola superiore.

Il ddl entrata in vigore poco prima del nuovo scorrimento permettendo così ai partecipanti con età anagrafica e votazione più bassa di superare i rispettivi colleghi con punteggi e ed età superiore ai 26 anni. Inevitabili i ricorsi al Tar, la categoria dei civili ha visto accolti i ricorsi e quindi ottenere la cautelare che gli ha permesso di proseguire con l’iter concorsuale. In merito successivamente si pronuncia il Consiglio di Stato che obbliga l’Amministrazione ad assumere quei ragazzi IDONEI con RISERVA nel ruolo di Allievi Agenti al primo corso di formazione utile. Per le due categorie dei militari invece il Tar respinge i loro ricorsi, vedendosi così doppiamente tagliati fuori per il mancato scorrimento e per il cambio di requisiti anagrafici e di studio.

Le tre categorie, tramite dei rappresentanti, decidono di unirsi e manifestare ed ottenere delle risposte dal governo. Molti rappresentati politici hanno fatto promesse ma ad oggi la situazione è immutata.

Intanto il tempo passa, i 455 Idonei con Riserva sono fermi in attesa che il Ministero li assuma come le sentenze hanno deciso.

I partecipanti delle categorie militare attendono dal 2018 il loro primo scorrimento. Sono ragazzi che in passato hanno deciso di intraprendere questa strada, ovvero quella di indossare, dapprima, la divisa dell’Esercito e in un secondo momento cercare di indossare quella da Poliziotto. Infatti ricordiamo che fino all’anno 2017 per poter accedere ai concorsi per le Forze di Polizia bisognava avere un trascorso di almeno 6 mesi nell’ambito delle Forze Armate.

Inizia così una vera e propria battaglia per un nostro sacrosanto diritto. Per i 455 ICR di partire per il corso di formazione avendo GIA’ tra le loro mani il foglio dell’idoneità che la stessa amministrazione che li ha esclusi per il cambio di requisiti gli ha consegnato. Per la categoria militare collocata in congedo, uno scorrimento di graduatoria mai avvenuto, nonostante avessimo raggiunto un punteggio idoneo per la quale lo scorrimento doveva essere effettuato.

Abbiamo chiesto aiuto alla classe politica per far presentare, prima della votazione dell’ultima legge al bilancio, una serie di emendamenti che permetteva la risoluzione a questa problematica in modo tale da farci gioire tutti quanti insieme ma gli stessi emendamenti durante le votazioni sono stati respinti e di conseguenza siamo stati rimbalzati al Decreto Mille Proroghe (in attesa della pubblicazione). Intanto abbiamo chiesto aiuto a tutte le sigle sindacali in modo tale da premere sulla situazione sollecitare la classe politica a cercare una risoluzione. Abbiamo chiesto aiuto anche ai media, in modo da poter far conoscere anche alla società la nostra situazione.

Attendiamo ancora una risposta e come detto prima il tempo passa inesorabilmente e in modo anche veloce, visto che tra poco l’idoneità per i 455 scadrà e non avrà più valore e per le aliquote militari ci sarà la scadenza della graduatoria trascorsi i 3 anni dall’apertura del bando.

Tengo a precisare due cose, la prima è che la situazione nostra e quella dei 455 ICR, seppur legata allo stesso concorso e allo stesso obiettivo, sono situazioni diverse tra loro e che le une non implicano l’esclusione delle altre.

Motivo principale è la diversità delle aliquote di partecipazione, i primi (ICR categoria civile) per l’aliquota A e i secondi (categoria miliari in congedo) aliquota C, il secondo motivo è che i 455 ICR hanno già tra le loro mani il foglio di idoneità e di conseguenza tutto il diritto di partire per il corso di formazione, mentre i ragazzi militari collocati in congedo attendono uno scorrimento di graduatoria che gli permetterebbe di proseguire con l’iter concorsuale con gli accertamenti sanitari e le prove di efficienza fisica.

Mi sono sentito in dovere di portare avanti, almeno fino a quando ne avrò la possibilità, questa battaglia. Nel lontano 4 giugno 2012 ha avuto inizio la mia avventura più bella, presentai domanda come VFP1 ( VOLONTARIO IN FERMA PREFISSATA) nell’Esercito per poter poi perseguire e raggiungere quel sogno chiamato Polizia di Stato. Per me, come tanti altri ragazzi è stata ed è UNA SCELTA DI VITA e non la semplice ricerca di un occupazione, consapevoli di voler svolgere una professione, un mestiere difficile e complesso in tutte le sue sfaccettature.

Un’esperienza, quella negli anni trascorsi in Esercito, che mi ha formato come uomo e professionalmente. Un’esperienza che mi ha insegnato dei valori, anche le più piccole. Il valore della famiglia, che quando si è in giovane età ci si fa poco caso ma una volta lontani da casa si capiscono molte cose.

Uno dei giorni più triste e difficili è stato quello del 4 giugno 2015 dove per forza maggiore ho dovuto lasciare quella vita congedandomi per fine ferma. Ho lasciato alle mie spalle bei ricordi ma anche momenti brutti che mi hanno insegnato tanto, il “Cameratismo” che mi ha insegnato a vivere e convivere con persone che mai pensavi di incontrare ma che amano come me la divisa. Quella divisa che indossavo ma soprattutto quella che sogno ancora oggi di indossare. Sogno infranto per chissà quale motivo, stroncando i miei sogni e di tanti ragazzi che come me una divisa l'hanno già indossata con dedizione, impegno e sacrificio.

Dopo il congedo sono rimasto a vivere la mia vita qui a Torino, dove risiedo da ormai 5 anni, trovando impiego come Guardia particolare Giurata. All’inizio è stata dura, non avevo una casa ne un'auto per potermi spostare ma solo uno zaino dove all'interno c'era tanta speranza e volontà di ricominciare e ancora quel sogno di entrare nella grande famiglia della Polizia di Stato.

Apprezzo la mia quotidianità anche se costantemente penso a quanto sia assurda la situazione in cui mi trovo.

Sicuramente fino a quando non ci sarà risposta certa continuerò a battagliare per quel sogno e, probabilmente, per quel sacrosanto diritto che ci è stato tolto.

Concludo dicendo e chiedendo a gran voce RISPETTO per chi ha scelto CONSCIAMENTE di partire come VFP1, di voler intraprendere questa strada. RISPETTO PER CHI COME ME UNA DIVISA L’HA GIÀ INDOSSATA CON ONORE, DEDIZIONE E SACRIFICIO.

RISPETTO per coloro (455 ICR) che posseggono il foglio di idoneità e sono pronti alla partenza del corso di formazione.

Mi auguro che tutta questa storia abbia esito positivo e che mai più si verificheranno situazioni del genere!

Ringraziandovi per la cortese attenzione porgo distinti saluti

Antonio Resistente, militare in congedo aliquota C.

Roma:poliziotti dimenticati in graduatoria continuano la loro battaglia per poter entrare in servizio
Condividi post
Repost0
23 gennaio 2020 4 23 /01 /gennaio /2020 17:34
Roma:l'Esercito promuove inserimento nel mondo del lavoro dei congedati
Roma:l'Esercito promuove inserimento nel mondo del lavoro dei congedati
Roma:l'Esercito promuove inserimento nel mondo del lavoro dei congedati

L'Esercito, quale maggiore "contributore"del comparto Difesa, attribuisce notevole importanza alla concreta attuazione del progetto che accompagna il processo di transizione dei volontari congedati e ne promuove la visibilità nel mercato del lavoro. Si tratta di ampliare le opportunità occupazipnali e agevolare l'inserimento dei giovani nelle realtà lavorative attraverso incontri informativi e rapporti con le aziende. Attualmente é in via di definizione un progetto "pilota" che potrebbe portare ad un successivo  accordo nazionale fra le imprese afferenti la galassia del sistema Piccola Industria Confindustria e le Forze Armate.

Nello specifico, nella realtà piemontese, il sistema di rappresentanza delle imprese, di intesa con la rappresentanza delle Forze Armate in loco, sta progettando dei percorsi formativi che accrescano le qualifiche del militare congedato sulla base delle specificità richieste dalle aziende. Questo permetterà di aumentare l'apprezzamento di tali risorse umane nel mercato del lavoro o addirittura un travaso diretto nell'impresa. L'altro giorno nell'aula"Beniamino Andreatta" del Centro Alti Studi per la Difesa (CASD) di Roma, l'Esercito ha organizzato il primo workshop dal titolo:" il ricollocamento del personale militare -la prospettiva dell'Esercito". Il seminario organizzato da Esercito Italiano , Segretariato Generale della Difesa e rappresentanti del mondo del lavoro,  rientra nel progetto "sbocchi occupazionali", a sostegno della ricollocazione professionale prevista a favore dei militari delle Forze Armate Italiane congedati/congedanti senza demerito. 

E' stato un workshop davvero importante che ha visto la partecipazione di varie Autorità civili e militari, tra cui l'onorevole Enrico Borghi e l'onorevole Alberto Pagani membri della IV Commissione Difesa della Camera dei Deputati, il Capo SME,  il Generale di Corpo d'Armata Salvatore Farina, il Vice Segretario Generale della Difesa, Ammiraglio di Squadra Dario Giacomin ed altri rappresentanti delle Forze Armate. L'implemementazione del progetto "sbocchi occupazionali"consentirà di incrementare  gli accordi interministeriali per agevolare l'inserimento lavorativo  dei volontari congedati senza demerito.

Roma:l'Esercito promuove inserimento nel mondo del lavoro dei congedati
Roma:l'Esercito promuove inserimento nel mondo del lavoro dei congedati
Condividi post
Repost0