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2 gennaio 2024 2 02 /01 /gennaio /2024 16:44
Ungheria:i Paracadutisti della Folgore donano giochi ai bambini degli orfanotrofi
Ungheria:i Paracadutisti della Folgore donano giochi ai bambini degli orfanotrofi

I Paracadutisti della Folgore in missione in Ungheria, nell'ambito dell'operazione eVa(enhanced Vigilance Activity) nei giorni scorsi, hanno effettuato una donazione di giochi ai bambini di 2 orfanotrofi. L'impegno e la collaborazione tra le varie componenti militari italiane, americane e croate, hanno reso possibile questa donazione, realizzata mediante una raccolta di fondi volontaria.

I bambini e i ragazzi dei 2 orfanotrofi di Bakonyoszlak e di Veszprem, hanno potuto trascorrere così  un Natale diverso dal solito, all'insegna di un po' di spensieratezza.Il Natale con il suo spirito di generosità, si e'manifestato ancora una volta attraverso attraverso un gesto di solidarietà dei Paracadutisti della Folgore.

L'importanza di questo gesto di solidarietà e'stato sottolineato dal Comandante del contingente italiano, il Tenente  Colonnello Salvatore Sotgiu, evidenziando quanto un segno tangibile di amicizia e di unione tra le diverse Nazioni coinvolte nell'Operazione possa non solo fortificare i legami con i partners del Battlegroup, ma portare anche una speranza e un conforto ai meno fortunati.

Ungheria:i Paracadutisti della Folgore donano giochi ai bambini degli orfanotrofi
Ungheria:i Paracadutisti della Folgore donano giochi ai bambini degli orfanotrofi
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5 novembre 2023 7 05 /11 /novembre /2023 12:00

E alla fine eccole squarciare il cielo grigio ritornato per un attimo sereno, il rombo inconfondibile e l'emozione che si ripete ancora una volta. Per la Festa delle Forze Armate le Frecce Tricolori  hanno regalato emozioni al pubblico sardo che e'riuscito a conquistare una posrazione privilegiata all'interno del porto.Tutti con il naso all'insu'come anche il Presidsnte della Repubblica Mattarella, ad ammirare i sorvoli sul porto e sulla  Via Roma, a rimanere estasiati davanti a quel tricolore che sembra quasi dipinto nel cielo.Questo momento come anche il  risuonare dell l'Inno della Brigata Sassari intonato davanti al Presidente dai "Dimonios": sono stati gli attimi piu' emozionanti, di una Festa delle Forze Armate che i cagliaritani ricorderanno a lungo.

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29 ottobre 2023 7 29 /10 /ottobre /2023 16:15
Libano:colpita base dei militari italiani UNIFIl:nessun ferito

E'stata colpita ieri  la base italiana della missione UNIFIL .Secondo alcune fonti, sarebbe stato un colpo di artiglieria da 155 mm degli israeliani a colpire la base di Naqura, che si trova in una zona tra Libano e Israele. Nella base dove sono operativi militari dell'Esercito e i Carabinieri, sono stati riportati danni materiali, non ci sono ne'vittime ne'feriti, come riportato dal portavoce della missione UNIFIL.

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4 settembre 2023 1 04 /09 /settembre /2023 17:09
Roma:l'Alpino Francesco Rinaldelli morto per le troppe vaccinazioni, quanti come lui?

Non solo a causa dell'uranio impoverito, i militari italiani si ammalano e muoiono anche a causa delle troppe vaccinazioni. La storia dell'Alpino Francesco Rinaldelli e la battaglia di suo padre per avere giustizia, sono una testimonianza del dramma che vivono molti militari. Nessuno ne parla, anche se sono in molti a combattere una battaglia gia'persa in partenza, contro linfomi e tumori. Combattono per una vita che dopo quelle vaccinazioni non e'stata piu'la stessa.

Francesco aveva 26 anni era caporalmaggiore degli Alpini, la sua vita era una vita normale, dedicata al lavoro che svolgeva con passione, fino al giorno in cui e'stato sottoposto a vaccinazioni senza controllo e poi inviato a prestare servizio al Ptertolchimico di marghera, dove c'era anche un forte inquinamento da diossina. Francesco muore a 26 anni nel 2008 per un linfoma di Hodgkin.

Da allora suo padre ha sempre  lottato per avere giustizia e verità  per suo figlio, ma anche per cercare di salvare i militari a maliziosi gravemente dopo  le vaccinazioni. Contro  prove e documenti,  si e'rivolto alla Procura di Roma che ha aperto un'inchiesta. In un'intervista al "Messaggero", il padre parla del fatto che all'epoca,  non  venisse  effettuato nessun controllo  prima della somministrazione  dei vaccini, e di come inoltre, "nessuno viene realmente informato  delle controindicazioni   legate ai vaccini ed abbiamo le prove che non vengano rispettati i protocolli indicati dalle case farmaceutiche.  I militari sono bombardati  con molti vaccini fatti a pochissim i giorni di distanza.Mio figliola stato da poco sottoposto ad una lunga serie di vaccini. 

In seguito, con unaseriedi analisi, abbiamo scoperto che i livelli di mercurio e di alluminio nel suo sangue erano elevatissimi. Il suo sistema immunitario era fuori gioco,completamente impazzito ,non in grado di reagire alle aggressioni esterne." Il padre di Francesco ha sempre lottato con tenacia e coraggio,  alla fine la sua battaglia l'ha vinta, perchè nel 2014 il TAR di Trieste gli ha dato ragione.  Eppure il padre dell'Alpino,continua a lottare per fare in modo che venga emanata  una legge o un decreto che consenta ai militari di venire riconosciuti come vittime di malattie contratte dopo una errata pratica di somministrazione di vaccini.

Una lotta davvero ardua la sua, dato che, come riportato  da alcune fonti, il Ministero della Difesa per ben tre volte ha respinto la richiesta del padre di sapere la verità  sulla morte del figlio,  nonostante  lui avesse allegato tutti i documenti, le perizie e le analisi. Un giudice ha respinto i tre no del Ministero della Difesa e ha chiesto un riesame riguardante la somministrazione di vaccini senza prima effettuare accurate anmnesi e senza rispettare i tempi tra una dose di vaccino e l'altra, e poi anche il servizio di Francesco svolto in una zona altamente inquinata. Ma nel frattempo dal 2014 ad oggi sara' cambiato qualcosa riguardo alla sommistrazione dei vaccini tra le Forze Armate? 

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25 agosto 2023 5 25 /08 /agosto /2023 14:37
Roma:il Generale Vannacci e quell'esposto sull'uranio impoverito che fa tremare il governo?

il Generale Vannacci in questi giorni con il suo libro bestseller"Il mondo al contrario",sta facendo discutere tutta l'Italia o quasi.Un libro che da molti e'stato etichettato come ineggiante all'omofobia al razzismo, quando il Generale ha spiegato nell'introduzione, che lui nel libro esprime delle opinioni personali. Per le sue opinioni e'stato sollevato dall'incarico presso l'Istituto Geografico militare di Firenze, in attesa di procedimento disciplinare.

Oltre a suscitare accesi dibattiti e polemiche, il "scandaloso" libro del Generale ha avuto il merito di riaccendere i riflettori sulla drammatica questione dei militari italiani morti o gravemente malati a causa della contaminazione da uranio impoverito. Nel 2019 infatti, il Generale Vannacci aveva presentato un esposto contro il Capo di Stato Maggiore, l'Ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, sui rischi derivanti dall'uranio impoverito, per i militari italiani dispiegati in Iraq. Uranio impoverito che veniva utilizzato anche da americani, francesi e inglesi nei teatri di guerra, e che causò un elevato numero di decessi tra i militari italiani: 382, e oltre 7.000 gravemente ammalati.

Il Generale nell'esposto alla Procura della Repubblica e dal Tribunale  militare di Roma, denunciava la correlazione tra l'esposizione all'uranio impoverito come causa di numerosissimi casi di tumori o leucemie fulminanti nei militari italiani di rientro dalle missioni in Iraq. L'uranio impoverito infatti, aveva contaminato con le sue 400 tonnellatedi proiettili sparate nelle Guerre del Golfo nel 1991 e nel 2003 i teatri operativi. Ed era stato contaminato anche il teatro operativo nel quale il Generale Vannacci ha guidato la missione in Iraq dal 2017. Vannacci aveva richiesto più volte un intervento per poi presentare un esposto contro il COI (Comando Operativo Interforze), contro l'Ammiraglio Dragone e il Generale Gaetano Zauner.

Nel suo esposto venivano ipotizzate "gravi e ripetute omissioni nella tutela della salute" e della sicurezza del contingente militare italiano. I militari infatti, non avevano ricevuto nessuna comunicazione sulla pericolosità della contaminazione derivante dal maneggiare armi all'uranio impoverito o comunque sull' operare in ambienti contaminati dalle particelle di uranio impoverito.

Come anche riportato da alcune fonti, il Generale, affermava di aver ricevuto documenti riservati da Generale di divisione aerea Roberto Boi, componente della squadra dell'Ammiraglio Dragone, che invece affermavano il contrario: in pratica nessuna traccia di uranio impoverito nè in Iraq né negli altri teari operativi. Ad ogni modo non si può non ricordare che  ci sono state ben 150 sentenze in seguito alle quali il Ministero della Difesa a pagare risarcimenti ed indennità ai militari ammalatisi di leucemie o linfomi proprio dopo essere stati contaminati dall'uranio impoverito.

Per il momento, il Generale ribelle é stato "punito" con la rimozione dal suo incarico attuale, il suo libro messo "al rogo", ma il libro ha ottenuto un importante risultato: adesso i riflettori  sono di nuovo puntati sullo scandalo delle morti e dei malati tra i soldati italiani: soldati che si sarebbero potuti salvare se solo li si fosse avvertiti del pericolo che correvano nel maneggiare a mani nude munizioni contaminate, e soprattutto se  fossero stati dotati di appositi dispositivi di protezione, da quel killer che uccide anche ad anni di distanza, e si chiama uranio impoverito. E' questo  il vero scandalo, non il libro del Generale.

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21 agosto 2023 1 21 /08 /agosto /2023 14:14

#Freccetricolori, #AeronauticaMilitare

Cagliari:le Frecce Tricolori affascinano il Poetto, ma il rientro a casa é da incubo

Le Frecce Tricolori hanno incantato la spiaggia del Poetto con le acrobazie spericolate dei piloti della PAN. C'è stato il tutto esaurito al Poetto per l'airshow organizzato dell'Aeronautica Militare. Qualche minuto dopo l'esibizione di altri velivoli, tra i quali un elicottero che ha simulato il salvataggio di un disperso in mare , tra gli applausi della folla, sulle note dell' inno di Mameli, un rombo potente ha annunciato l'arrivo delle Frecce Tricolori sul cielo del Poetto. Tutti con i telefoni ed il naso all'insu' ad ammirare ed immortalare le evoluzioni dei piloti. Piloti che che rappresentano l'eccellenza, la professionalita', la passione e l' l'orgoglio italiano.

L'esibizione si e'conclusa sulle note della Turandot. Dopo aver regalato brividi, emozioni ed adrenalina ai tantissimi cagliaritani e ai turisti che hanno affollato la spaggia dei centomila, le Frecce hanno fatto rientro alla Base di Decimomannu. I brividi, l'emozione e l' adrenalina, ben presto però, hanno lasciato spazio al nervosismo e alle incazzature dei tanti automobilisti che si sino ritrovati imbottigliati per ore nel traffico del rientro. Un rientro funestato purtroppo anche da 2 incidenti. 

"Grazie sindaco" é stato il commento ironico di un signore che a piedi vedeva le tantissime auto incolonnate e perfettamente immobili nelle strade laterali del Poetto al termine dell' airshow. Ma alla fine, le emozioni e i brividi regalati dalla PAN riuscivano a far dimenticare anche il nervosismo e le incazzature da imbottigliamento per ore nel traffico. 

Cagliari:le Frecce Tricolori affascinano il Poetto, ma il rientro a casa é da incubo
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21 agosto 2023 1 21 /08 /agosto /2023 09:25
Libano:passaggio di consegne tra il 187°Reggimento Paracadutisti Folgore e il 1°Reggimento Granatieri di Sardegna in missione UNIFIL
Libano:passaggio di consegne tra il 187°Reggimento Paracadutisti Folgore e il 1°Reggimento Granatieri di Sardegna in missione UNIFIL
Libano:passaggio di consegne tra il 187°Reggimento Paracadutisti Folgore e il 1°Reggimento Granatieri di Sardegna in missione UNIFIL

Passaggio di consegne al comando ITALBATT della missione UNIFIL nei giorni scorsi, dove il 1°Reggimento Granatieri di Sardegna é subentrato al 187°Reggimento Paracadutisti Folgore. Alla cerimonia di avvincendamento  della Task Force ITALBATT, erano presenti il Comandante della Joint Task Force-Lebanon Sector West, il Generale di Brigata Giovanni Brafa Musicoro e di numerose autorità civili, militari e religiose locali si é svolta presso la Base italiana di Al Mansouri.

La cerimonia si é svolta al cospetto delle Bandiere di Guerra dei due Reggimenti. Nel suo intervento il Generale Brafa Musicoro, ha sottolineato l'importanza dell'operato di tutti coloro che servono nel contingente ONU come peacekeepers, con grande professionalità impegno e determinazione. Il prodotto del quotidiano impegno si traduce con la continua crescita di sicurezza all'interno della regione e con il costante supporto della Pace. D'ora in poi la Task Force ITALBATT sarà al comando del Colonnello Domenico Pisapia, su base 1°Reggimento Granatieri di Sardegna.

Libano:passaggio di consegne tra il 187°Reggimento Paracadutisti Folgore e il 1°Reggimento Granatieri di Sardegna in missione UNIFIL
Libano:passaggio di consegne tra il 187°Reggimento Paracadutisti Folgore e il 1°Reggimento Granatieri di Sardegna in missione UNIFIL
Libano:passaggio di consegne tra il 187°Reggimento Paracadutisti Folgore e il 1°Reggimento Granatieri di Sardegna in missione UNIFIL
Libano:passaggio di consegne tra il 187°Reggimento Paracadutisti Folgore e il 1°Reggimento Granatieri di Sardegna in missione UNIFIL
Libano:passaggio di consegne tra il 187°Reggimento Paracadutisti Folgore e il 1°Reggimento Granatieri di Sardegna in missione UNIFIL
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28 giugno 2023 3 28 /06 /giugno /2023 15:10
Libano:i Parà della Folgore  in missione UNIFIL portano a termine esercitazione congiunta
Libano:i Parà della Folgore  in missione UNIFIL portano a termine esercitazione congiunta

Addestramento al tiro con armamento in dotazione individuale e di reparto con impiego di mezzi tattici, tra i quali le Blindo "Centauro": questa la fase finale dell'esercitazione congiunta portata a termine nei giorni scorsi dai militari UNIFIL dispiegati  in Libano. L' esercitazione condotta con le LAF(Forze Armate Libanesi) ha avuto come obiettivo quello di incrementare le attività congiunte secondo criteri di maggiore interoperabilità e coordinamento. L'esercitazione ha previsto una fase di pianficazione congiunta italo-libanese.

La task Force, oggi su base Brigata Paracadutisti Folgore, é al comando di oltre 3.600 caschi blu provenienti da 17 dei 40 Paesi che partecipano alla missione UNIFIL, sono circa oltre 1.100 le unità del contingente italiano, delle 10.000 complessive ed integrano lo sforzo di numerose componenti specialistiche delle nostre Forze Armate, che esprimon un ventaglio di competenze necessarie ad assicurare la piena flessibilità e complementarietà operativa.

"L'esercitazione riflette i termini delle risoluzioni UNSCR 1701 (2006) e 2591 (2021) di assistenza e sostegno alle Forze Armate  LIbanesi (LAF) nel loro dispiegamento per la graduale assunzione di responsabilità in tutto il sud del Libano, oltre a facilitare la condivisione degli obiettivi della missione in un clima di stima e rispetto reciproco"ha sottolineato il Comandante della JTF-L SW, Generale di Brigata Roberto Vergori.

Libano:i Parà della Folgore  in missione UNIFIL portano a termine esercitazione congiunta
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26 giugno 2023 1 26 /06 /giugno /2023 14:15
Libano:militari italiani donano gruppo elettrogeno all'ospedale di Bint Jbail

Un gruppo elettrogeno della potenza di 150 kw per la fornitura di energia elettrica all'ospdale di Bint Jbail:é questa la donazione effettuata dai militari italiani UNIFIL della Joint Task Force Lebanon."Tutti i peacekeepers fanno del loro meglio per contribuire a creare un ambiente sicuro e stabile nel sud del Libano operando accanto all'Esercito Libanese. Le attività operative sono svolte sempre nel rispetto delle culture, tradizioni e costumi locali e nell'integrale aderenza al mandato della Risoluzione 1701. Costante é anche l'impegno per garantire, nell'ambito dei mezzi disponibili, il supporto alla popolazione per l'accesso ai servizi essenziali. Siamo portatori di valori di pace e solidarietà, oltre che chiamati ad esprimere un ruolo di stabilità e sicurezza, nella consapevolezza che l'esempio é la via maestra da seguire al meglio delle nostre capacità": queste le parole del Generale Vergori durante la donazione.

 Le attività svolte in teatro operativo sono condotte sotto il coordinamento e secondo le direttive  impartite dal Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI).

Alla presenza delle autorità locali, il Comandante del Settore Ovest di UNIFIL Generale di Brigata Roberto Vergori ha confermato che le relazioni con le comunità e le istituzioni locali del sud del Litani sono una delle priorità nell'assolvimento della missione.

Libano:militari italiani donano gruppo elettrogeno all'ospedale di Bint Jbail
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21 giugno 2023 3 21 /06 /giugno /2023 15:57
Libano:tra militari italiani di UNIFIL gli assetti del Genio svolgono un ruolo di primo piano
Libano:tra militari italiani di UNIFIL gli assetti del Genio svolgono un ruolo di primo piano
Libano:tra militari italiani di UNIFIL gli assetti del Genio svolgono un ruolo di primo piano

Sono circa 1.100 delle oltre 10.000 complessive, le unità presenti in Libano nell'ambito della missione UNIFIL, tra questi i Paracadutisti della Folgore, rappresentano la spina dorsale ed integrano lo sforzo di numerose altre componenti specialistiche delle nostre delle nostre Forze Armate, le cui capacità assicurano la complemenentarietà e flessibilità operativa necessaria per portare a termine la missione.I militari italiani sono alla guida del Settore Ovest di UNIFIL, al comando della Joint Task Force Lebanon Sector West, con oltre 3600 Caschi Blu di 17 dei 40 Paesi che partecipano alla missione.

Le unità specialistiche italiane sono in prima linea per realizzare progetti ed interventi nell'ambito del Sector West di UNIFIL. Tra le unità specialistiche, svolgono un ruolo di primo piano, gli assetti del Genio, dotati di particolari professionalità, come carpentieri, fabbri, lamieristi, falegnami, idraulici, elettricisti ed operatori di mezzi speciali che oltre ad assicurare gli interventi di mantenimento a favore del contingente, facilitano la realizzazione di progettualità in favore sia della Lebanese Armed Forces, sia delle comunità locali, contribuendo a creare condizioni operative sempre più favorevoli e ad aumentare il livello di accettazione e protezione delle Forze.

Presso il Sito archeologico della città di Tiro sono stati realizzati dei lavori di ristrutturazione di un locale adibito alla mostra di oggetti archeologici ed alla proiezione di filmati relativi alla storia del sito. Sono stati inoltre realizzati dei lavori di sistemazione dell'area addestrativa di Chaawakeer della 5a Brigata delle LAF, nell'ottica di supportare lo sviluppo della capacità delle unità libanesi, nell'ambito dei termini previsti  dalla Risoluzione 1701. Anche presso il Comando del South Litani Sector di Tiro sono stati effettuati lavori di mantenimento per incrementare la capacità infrastrutturale, con riferimento all'officina per la riparazione dei veicoli e all'impianto idraulico della palazzina del Comando, supportandone l'incremento  degli standard di efficienza. 

Tra i militari della missione UNIFIl operativi in LIbano c'è anche il personale di staff all'interno del Comando di UNIFIL, ci sono assetti dell'Arma dei Carabinieri e la componente elicotteristica dell'Aviazione dell'Esercito, inquadrata in una Task Force specialistica, che assicura attività di pattugliamento, sorveglianza, ricerca soccorso e trasporto aereo a favore dell'intera Missione. Militari che ogni giorno svolgono il loro lavoro con impegno e passione.

Libano:tra militari italiani di UNIFIL gli assetti del Genio svolgono un ruolo di primo piano
Libano:tra militari italiani di UNIFIL gli assetti del Genio svolgono un ruolo di primo piano
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