Il 12 aprile si avvicina:quel giorno scadrà il permesso di convalescenza concesso dagli indiani al fuciliere del S.Marco Massimiliano Latorre:dovrà tornare in India a raggiungere il suo commilitone Salvatore Girone.Dopo 3 anni nulla sarà cambiato per i due militari italiani che dovarnno aspettare il rinvio della Corte Indiana al 1°Luglio per sapere della loro sorte.Una situazione davvero insostenibile, vergognosa e scandalosa. Ancora una volta il web si mobilita su Twitter e su Facebook con il gruppo #Iostoconimarò e sulla pagina Facebook di Nicola Marenzi.Tutti possono aderire all'iniziativa:scrivere una lettera al Presidente della Repubblica per sollecitare una rapida risoluzione al caso dei due fucilieri del S.Marco dopo 3 anni. Si deve inoltra scaricare la foto dalla pagina Facebook di Nicola Marenzi e taggarla con i nomi dei propri contatti Twitter e Facebook.Questo blog e io in prima persona, aderisce a questa iniziativa.Ho postato qui il testo della lettera da inviare al Presidente della Repubblica.Ci si augura possa davvero contribuire alla liberazione di due militari innocenti dopo ben 3 anni.
Ill.mo Presidente della Repubblica Italiana On. Sergio Mattarella Palazzo del Quirinale, 00187 Roma - Piazza del Quirinale.
OGGETTO: Appello affinché Lei, anche in qualità di Capo Supremo delle FF.AA. si faccia Garante per l'affermazione della verità e la risoluzione della triste vicenda dei due Fucilieri di Marina ingiustamente trattenuti in India.
Signor Presidente, il mio nome è Alessandra C. blogger di http://lasottilelinearossa.over-blog.it, cittadina italiana e in quanto tale rivolgo a Lei un accorato appello per un Suo diretto interessamento del caso che vede due soldati italiani, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, ingiustamente trattenuti in India da oltre tre anni. Oso dire garante per l'affermazione della verità perché ormai da tempo un'accurata inchiesta giornalistica ha dimostrato che la polizia del Kerala si è messa subito in moto per manipolare le indagini nella direzione desiderata dal Primo Ministro di quello stato costruendo lo scenario di un incidente che non trova riscontro nei fatti e cercando di far sparire dagli occhi dell'opinione pubblica alcune prove fondamentali che dimostrano invece l'assoluta innocenza dei marò'.
Sono ingiustamente trattenuti perchè in tre anni da quel tragico evento l’India e i suoi tribunali non sono riusciti a fare un processo dove i due Fucilieri siano risultati colpevoli di quanto a loro attribuito e cioè l’uccisione dei due pescatori indiani Valentine Jelestine e Ajesh Binki. Tre anni in cui c’è stata un’interminabile catena di rinvii di qualsiasi udienza, che sembra peraltro non avere tuttora fine. In questi tre anni, perdoni il mio zelare, i governi succedutisi non si sono mai veramente attivati. Non è mai stata presa in considerazione l’immunità funzionale, l’arbitrato internazionale (più e più volte annunciato).
Non sono mai stati attivati decisamente i canali diplomatici a livello internazionale (Europa, ONU, NATO) per pretendere l’immediata chiarezza sul caso e che venga restituita ai due soldati la dignità umana e la libertà personale. Ritengo che tutto quanto è accaduto e sta tuttora accadendo non sia giusto per due servitori della stessa Patria che li ha voluti a bordo della Enrica Lexie per la lotta alla pirateria. Non vedo giusto che quei due uomini debbano subire tutto questo e penso anche a come si possano sentire i loro cari vedendo il non agire dello Stato. Molti sono i nostri militari impegnati in diverse missioni internazionali e mi chiedo come possa essere il loro umore pensando che quanto successo ai due “colleghi” un giorno possa capitare anche a loro. Per tutto questo
La prego vivamente in un Suo interessamento affinchè sia data la giusta svolta a questa triste storia anche perché non vorrei che ad aprile Latorre fosse rimandato in quel lontano Paese contravvenendo ancora una volta a quanto scritto nella Costituzione e dettato anche nei trattati europei e cioè l’estradizione in Paesi dove vige la pena di morte.
Vorrei pure che anche Girone fosse rimpatriato al più presto e non per malattia come il suo compagno. La ringrazio per quanto Ella potrà fare, come per altro ha sempre fatto, nel tenere alto l’onore e la giustizia di questa nostra Patria. Fiducioso nel Suo interessamento colgo l'occasione per porgerLe i miei più sinceri saluti.
Alessandra C. blogger e giornalista freelance.
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