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6 settembre 2022 2 06 /09 /settembre /2022 16:57
Roma:Carabinieri si ribellano a Draghi:"Non accettiamo di controllare gas e luce a casa degli italiani"

Crisi energetica e  possibili relativi controlli in arrivo per quei cittadini italiani che oseranno mettere il termostato a palla, o di qualche grado sopra la media richiesta dal governo,  per riscaldarsi d'inverno. Ma come verranno individuati i cittadini che non rispettano le regole: sempilice,  mandandogli a casa polizia e carabinieri per i controlli, il governo prenderà una decisione a giorni.

 Il Sindacato dei Carabinieri UNARMA, non ci sta e si ribella facendo sentire la sua voce:"La storia si  ripete:dopo il Green Pass, apprendiamo che il Governo vorrebbe affidare alle Forze di poliziaanche i controlli sul caro energia luce e gas, con verifiche a campione nelle utenze condominiali e negli uffici professionali" afferma Antonio NIcolosi, segretario generale di UNARMA, riguardo alla proposta del governo per razionalizzare i consumi di energia.

"E' ormai prassi, per non dire vizio, affidare alle Forze dell'Ordine mansioni che spetterebbero ad altre categorie di lavoratori, dimenticando che siamo già sottororganico per svolgere il nostro lavoro. Ormai siamo equiparati al Grande Fratello, se la proposta del governo Draghi fosse realmente inserita nel decreto ministeriale che verrà approvato a giorni, il prossimo passo quale sarà? Affidarci anche il controllo sui consumi dell'acqua? Chi andrà a fronteggiare la criminalità e a salvaguardare l'ordine pubblico se la polizia municipale e le Forze  dell'Ordine saranno utilizzate per questi servizi? A chi verrà demandato il controllo sul territorio nazionale? Come UNARMA non possiamo accettare demansionamenti di questo tipo". E come dargli torto.

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5 settembre 2022 1 05 /09 /settembre /2022 14:57
Roma:militari italiani malati a causa dei vaccini, a quando commissione d'inchiesta anche per i civili?

Non é una novità che molti militari italiani si siano ammalati di Linfoma di Hodgkin dopo aver prestato servizio nelle missioni in Bosnia e nel Kosovo. Si é sempre pensato che ci fosse un nesso tra l'incremento di questo patologie e l'utilizzo di armi all'uranio impoverito, ma a quanto pare cosi non é. Come anche riportato da alcune fonti, la IV  Commissione d'inchiesta sull'uranio impoverito, ha scoperto che in realtà a far ammalare di linfoma i miltari che prestavano servizio in quei teatri, non erano le particelle di uranio impoverito che si disperdevano nell'aria sottoforma di aerosol, bensi i numerosi vaccini erano sottoposti i soldati.

La Commissione Mandelli che ha portato a termine il suo lavoro nel 2004 infatti, non riuscì a stabilire il nesso tra l'aumento del linfomi nei militari e l'uranio impoverito, ma fu invece il progetto SIGNUM (Studio di Impatto Genotossico Nelle Unità MIlitari), a scoprire il nesso tra i linfomi e i vaccini somminitsrati ai militari. Lo studio coinvolgeva su base volontaria 982 militari dispiegati nella missione"Antica Babilonia"in Iraq, e dove tra l'altro, i militari USA avevano utilizzato armi con uranio impoverito. Durante lo studio venivano prelevati campioni biologici, sia prima che dopo la missione e per un periodo di 8 anni. L'obiettivo era quello di mettere in atto  un controllo clinico ed epidemiologico in un arco di tempo molto lungo, in modo da poter Accertare l'insorgenza di patologie.

Lo studio analizzava anche altri elementi come gli stili di vita, il fumo, la dieta seguita, le condizioni ambientali e del clima, e pe la prima volta in assoluto anche il fatto di somministrare vaccini ai militari. Nel 2010 i 14 esperti ( medici delle Univeristà di Roma, Pisa e Genova ) redigono  la relazione finale del Progetto, e le scoperte sono sconvolgenti. Nei militari che erano stati sottoposti ai controlli, non risultava un incremento di quantità di uranio impoverito nel sangue e nelle urine, ma era invece diminuita.

Al contrario si osservava un aumento dei livelli di nichel, cadmio, (elementi cancerogeni) e danno ossidativo nel DNA dei linfociti ovvero del sistema immunitario, soprattutto nei militari che avevano ricevuto 5 dosi di vaccino. E' cosi che gli esperti del Comitato Scientifico si Signum, notavano una correlazione tra le alterazioni del DNA e i vaaccini somministrati dal 2003. Pe r i militari che avevano ricevuto 8 vaccinazioni, le alterazioni ossidative del DNA erano state anche maggiori, rispetto ai soldati ai quali erano state somministrate 4 dosi di vaccino. 

Il Professor Franco Nobile, oncologo direttore del Centro prevenzione della lega contro i tumori di Siena, diffuse i risultati  di uno studio che erano stato portato avanti su 600 militari della Folgore, e che avevano portato a termine delle missioni all'estero. I risultati confermarono quanto emerso dalle ricerche del Progetto SIGNUM: c'era la possibilità che le vaccinazioni cosi massicce e ravvicinate potevano danneggiare il sistema immunitario e determinare patologie autoimmuni come sclerosi multipla, tirodoite, eritema nodoso, linfomi e leucemie.

A finire sotto accusa furono anche le sostenze contenute nei vaccini: metalli pesanti come alluminio e mercurio, che erano stati usati come eccipienti. La IV Commissione d'inchiesta raccomandava quindi che non si superasse il limite di somministrazione di 5 dosi di vaccino e raccomandava inoltre di effettuare esami prima di essere sottoposti alla somministrazione, in modo da individuare i soggetti con eventuali gravi patologie per i quali la vaccinazione sarebbe da evitare. A quando una Commissione di inchiesta anche per fare luce sui troppi effetti avversi dei vaccini nei civili?

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1 agosto 2022 1 01 /08 /agosto /2022 14:52
Bulgaria:i militari italiani hanno iniziato il dispiegamento
Bulgaria:i militari italiani hanno iniziato il dispiegamento
Bulgaria:i militari italiani hanno iniziato il dispiegamento

 I primi autoveicoli tattici e logistici e materiali logistici, 55 containers, 49 veicoli tattico-logistici e materiali con il supporto  del Reggimento RSOM (Reception Staging and Onward Movement) di Bari, sono stati imbarcati al porto di Bari con destinazione la Bulgaria. E' infatti iniziato il dispiegamento del contingente italiano che sarà impiegato  nella missione NATO in Bulgaria nell'ambito del Battle Group  e VA (Enhanced Vigilance Activity)a guida 82° Reggimento Fanteria "Torino dell'Esercito Italiano. E' la prima volta che il contngente italiano viene dispiegato in Bulgaria, e ciò é stato reso possibile grazie ad una complessa attività di redazione di accordi tecnico-logistico-amministrativi tra gli Alleati e la Bulgaria, Nazione ospitante.

L'Italia, dopo una prima fase prettamente logistica fondamentale per l'avvio della missione con l'impiego di circa 750 uomini e donne dell'ESercito, assumerà il ruolo di Framework Nation ovvero la leadership della missione che vedrà impegnati  anche altri contingenti dell'Alleanza. L'Italia, avendo aderito all'iniziativa, si conferma tra le principali nazioni che contribuiscono al rafforzamento della postura di deterrenza e difesa della NATO sul fianco Est. Le attività operative relative alla missione in Bulgaria saranno condotte sotto il coordinamento e secondo le direttive impartite dal Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI).

Bulgaria:i militari italiani hanno iniziato il dispiegamento
Bulgaria:i militari italiani hanno iniziato il dispiegamento
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6 luglio 2022 3 06 /07 /luglio /2022 16:51
Roma:i soccorritori militari delle Forze Speciali Italiane sono i migliori al mondo
Roma:i soccorritori militari delle Forze Speciali Italiane sono i migliori al mondo

E' stato approvato il decreto che riconosce la figura del soccorritore militare e che verrà cosi tutelato dalla legge. I beneficiari di questo decreto sono i Combat Medic delle Forze Speciali Italiane. Questi soccorritori sono  stati riconosciuti come i migliori al mondo, essendosi messi in evidenza in questi ultimi anni anche a livello internazionale nei diversi teatri operativi. Hanno dimostrato di essere molto più che all'altezza dei requisiti e della professionalità richieste da questa professione.

Come riportato anche dal giornale "Congedati Folgore.it", uno degli operatori Combat Medic del 9°Reggimento, un Caporal  Maggiore del 9°Col Moschin, Incursori dell'Esercito, ha conquistato il riconoscimento di "Medic of the Year" nel 2018, per essersi distinto in operazioni nelle quali ha salvato decine di feriti dopo un attentato. Con lucidità e brillante iniziativa ha prestato soccorsi e cure sia sul campo che in sala operatoria, a circa 120 feriti  delle Forze di Sicurezza irachena, (nell'ambito dell'Operazione "Prima Parthica"in Iraq presso il Casualty Collection Point )che stavano combattendo per la liberazione dei territori.

32 esami scritti, superati i quali si accede ad una fase pratica, organizzata in diversi livelli:dal livello base  che porta al conseguimento del brevetto BLS (Basic Life Support), all'ACLS (Advanced Cardiac Life Support), fino ad arrivare all'addestramento specifico nella gestione di un ferito politraumatizzato, nel TCCC (Tactical Combat Casualty Care) e nel PFC (Prolonged Field Care). Il Test finale di Special Operation Advanced  Tactical Paramedic é quasi il punto di arrivo che consente l'accesso al modulo ospedaliero, periodo nel quale l'operatore  può entrare a lavorare nei Servizi Medici di Emergenza Statunitensi (EMS), ovvero i servizi di emergenza che hanno come obiettivo la cura delle malattie e di infortuni in situazioni di urgenza, con annesso il trasporto verso l'ospedale più vicino.

Un corso davvero articolato e complesso che consente di laureare quelli che saranno  i migliori soccorritori al mondo:  i Combat Medic italiani, orgoglio italiano nei diversi teatri operativi sparsi nel mondo.

Roma:i soccorritori militari delle Forze Speciali Italiane sono i migliori al mondo
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21 giugno 2022 2 21 /06 /giugno /2022 14:40
Cagliari:i Paracadutisti della Folgore in azione nell'esercitazione"Lampo 1- 22"
Cagliari:i Paracadutisti della Folgore in azione nell'esercitazione"Lampo 1- 22"
Cagliari:i Paracadutisti della Folgore in azione nell'esercitazione"Lampo 1- 22"

Evacuazione rapida in una situazione di crisi: questo l'obiettivo dell'esercitazione"Lampo1-22" che ha visto impegnati 182 militari, tra i quali c'erano anche i Paracadutisti del 183°Reggimento Nembo della Folgore. L'esercitazione é stata portata a termine il 18 giugno, ed ha avuto come scenario un'area di crisi (area di Cagliari, chiamata Carbonium), una zona intermedia (fuori la madre patria), ritenuta sicura e logisticamente facile da raggiungere (Goia del Colle) e la madre patria (Roma, destinazione degli evacuandi). "E' necessario evacuare urgentemente tutti i connazionali attualmente presenti sul territorio ed occorre farlo nel modo più rapido e sicuro possibile":questo l'ordine che ha dato il via all'esercitazione, ovvero una conversazione telefonica complessa  avvenuta fra l'Ambasciatore italiano  in CARBONIUM ed il Capo dell'Unità di Crisi del Ministero Affari Esteri, nella quale il capo della missione diplomatica italiana esplicitava la necessità di supporto per evacuare concittadini italiani presenti a vario titolo sul territorio di Carbonium, prima che l'esigenza  fosse girata alla Difesa.

Uno scenario esercitativo che però non si discosta molto dai tanti scenari geopolitici nel mondo. Un qualcosa che proprio il JFQ (Joint Force  Headquarters) si é trovato a dover gestire anche durante la complessa evacuazione da Kabul ed Herat in Afghanistan, nell'agosto 2021. Tre sono gli elementi che caratterizzano questo specifico tipo di operazione: marigini di tempo ridottissimi, operazioni di interforze in"high tempo", esigui elemnti per pianificare anticipatamente ogni dettaglio operativo. Una situazione ed un iniseme di ingredienti che sottopongono un comandante ad un incredibile stress operativo.

Ogni ingranaggio del meccanismo deve essere oliato e sincrono con quello affianco. Oltre al comando JFQ, nello scenario Lampo 1-22 si sono esercitati: la CSTL (Compagnia di Supporto Tattico Logistico) del Reparto Comando Granatieri di Sardegna, il 183°Reggimento Paracadutisti Nembo, di Pistoia, che ha fornito la Force Protection delle forze, un nucleo trasmissioni del 11° Reggimento Trasmissioni Leonessa di Civitavecchia, il 36° Stormo Caccia Helmut Seidl di Goia del Colle, il 21°Distaccamento AVES Orsa Maggiore, che garantisce l'avio-trasportabilità dei team del JFHQ tramite assetti ad ala rotante, unità del 151°Reggimento d Fanteria Sassari, del Reggimento Logistico Sassari e del 47°Battaglione trasmissioni Gennagergentu, che hanno fornito tutti i role-players per la parte di esercitazione svolta in Sardegna, il CME Sardegna, che ha fornito i locali per l'allestimento della DIREX e dell'Ambasciata italiana a Cagliari.

Cagliari:i Paracadutisti della Folgore in azione nell'esercitazione"Lampo 1- 22"
Cagliari:i Paracadutisti della Folgore in azione nell'esercitazione"Lampo 1- 22"
Cagliari:i Paracadutisti della Folgore in azione nell'esercitazione"Lampo 1- 22"
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7 giugno 2022 2 07 /06 /giugno /2022 10:16
Salerno:unità del genio COMFOP portano a termine esercitazione"Salamandra 2022"
Salerno:unità del genio COMFOP portano a termine esercitazione"Salamandra 2022"
Salerno:unità del genio COMFOP portano a termine esercitazione"Salamandra 2022"
Salerno:unità del genio COMFOP portano a termine esercitazione"Salamandra 2022"

"Salamandra 22": questa la denominazione dell'esercitazion portata a termine nei giorni scorsi dalle unità del Genio COMFOP SUD, che hanno condotto addestramenti notturni e diurni sul fiume Sele. L'obiettivo di affinare le procedure tecnico-tattiche in ambiente fluviale per le ricognizioni notturne delle unità genio in un contesto warfighting é stato raggiunto. L'esercitazione si è svolta presso l'area addestrativa del comprensorio militare di Persano (Salerno), ed é stata condotta dai reparti Genio delle Forze Operative del Sud.

L'obiettivo di tale esercitazione é stato quello di mantenere, consolidare, e standardizzare le capacità specialistiche dei reggimenti genio anche in ambiente digitalizzato. Le squadre guastatori del 4°Reggimento della Brigata Aosta, del 5°Reggimento della Brigata Sassari, del 21°Reggimento della Brigata Garibaldi e del 11° Reggimento della Brigata Pinerolo si sono addestrate nel condurre esercizi tattici sulle acque del fiume Sele, utilizzando protocolli comuni e standadizzati, per affinare le procedure tecnico-tattiche per le ricognizioni  avanzate, soprattutto in notturna, attraverso l'impiego dei mezzi natanti adatti alle operazioni di mobilit, contro-mobilità e di raccolta informativa in amnìbiente  fluviale in un contesto warfighting.

L'11°Reggimento Genio Guastatori é stato pilota dell'esercitazione, operando avvalendosi del supporto di personale istruttore proveniente dal 2°Reggimento Genio Pontieri della Brigata Genio, dal 2°Reggimento Genio GuastatoriAlpini della Brigata Alpina"Julia"e dal 41°Reggimento IMINT (ImageryIntelligence)"Cordensons"della Brigata Informazioni Tattiche. Alla "Salamandra 2022"ha partecipato anche un Ufficiale del 6°Reggimento Genio dell'Esercito francese, nell'ambito di un programma di interscambio di conoscenze ed esperienze.

L'attività svolta quasi totalmente di notte, é stata articolata in isole addestrative nelle quali il personale si é esercitato al posizionamento di cariche sulle pile di un ponte stradale in calcestruzzo armato con tecniche di discesa in corda doppia dal piano stradale, al forzamento e all'apertura  di un varco in un campo minato collocato sulla sponda lontana del fiume, alla navigazione notturna finalizzata alla ricognizione tecnica delle sponde del fiume per il varo di un eventuale ponte galleggiante modulare ed a tecniche di sopravvivenza in acqua.

Il Generale di Corpo d'Armata, Giuseppe Nicola Tota, Comandante delle Forze OPerative Sud, ha presenziato alle fasi conclusive  della "Salamandra 2022", che dopo aver assistito ad un atto tattico condotto in maniera congiunta dalle squadre guastatori esercitate, ha voluto ringraziare tutto il personale presente per l'impegno profuso e la professionalità dimostrata,  complimentandosi per l'alto livello raggiunto che costituisce la chiara espressione delle capacità operative dei reggimenti genio del COMFOP Sud.

Grazie allecapacità tecniche del personale del Comando Comprensorio di Persano e delle unità del Genio partecipanti alle attività, durante il periodo dell'esercitazione, sono state effettuate anche operazioni di ripristino, bonifica e pulizia della foce del fiume, al fine  di fornire un attivo contributo in modo da preservare  l'ecosistema dell'intera zona di Foce Sele.

Salerno:unità del genio COMFOP portano a termine esercitazione"Salamandra 2022"
Salerno:unità del genio COMFOP portano a termine esercitazione"Salamandra 2022"
Salerno:unità del genio COMFOP portano a termine esercitazione"Salamandra 2022"
Salerno:unità del genio COMFOP portano a termine esercitazione"Salamandra 2022"
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31 maggio 2022 2 31 /05 /maggio /2022 08:14
Ucraina:cacciamine Gaeta e Lerici in partenza per sminare il Mar Nero?

Navi militari italiane in partenza per sminare il Mar Nero?Pare più che possibile dato che il Premier Draghi al Senato aveva già confermato la disponibilità del governo a inviare 750 militari in Bugaria e 250 in Ungheria a supporto del fronte est della NATO, alla Slovacchia nella difesa aerea e alla Romania nell'attività di sminamento del Mar Nero. A partire sarebbero i cacciamine classe Gaeta e Lerici, scortati dal raggruppamento subacquei del Varignano"sonar a profondità variabile, droni subacquei a pilotaggio remoto, navi ausiliarie di assistenza logistica per i cacciamine e una nave comando"come ha affermato l'Ammiraglio Giuseppe De Giorgi, già Capo di Stato Maggiore della Marina, in un'intervista al "Corriere della Sera".

Le operazioni di sminamento interesserebbero la costa meridionale dell'Ucraina, completamente minata per far si che alle truppe di Mosca venga impedito lo sbarco. Un'operazione che sarebbe comunque ad alto rischio, per l'ampiezza della zona da sminare da ordigni di vario genere e micidiali, come ad esempio quelli ad influenza magnetica che si attivano automaticamente quando passa una nave oppure gli ordigni situati sul fondale.

Le Fremm, le fregate europee multi-missione invece entrerebbero in azione per i convogli di scorta ai mercantili che portano il grano ucraino. L'incidente sarebbe sempre dietro l'angolo"Sarebbe indispensabile una tregua fra le parti. Mancando il consenso della Russia e dell'Ucraina, le operazioni non sarebbero fattibili.Il rischio sarebbe quello dell'uso della forza per reagire a un atto o un'intenzione percepita come ostile, anche per eventuali malintesi. Le conseguenze sarebbero imprevedibili negli effetti"afferma sempre l'Ammiraglio De Giorgi al "Messaggero"" in poche parole:"Basta un errore col radar e si rischia la guerra coi russi".Le parole dell'Ammiraglio fanno davvero riflettere..

Ucraina:cacciamine Gaeta e Lerici in partenza per sminare il Mar Nero?
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26 maggio 2022 4 26 /05 /maggio /2022 11:46
Sardegna:la portaerei USA "Truman"in azione nell'esercitazione "Neptune Shield"
Sardegna:la portaerei USA "Truman"in azione nell'esercitazione "Neptune Shield"

Prove di guerra in Sardegna."Dobbiamo essere pronti il più possibile, guardiamo alle capacità russe e alle nostre capacità, poi ci alleniamo per contrastare  ciò che potrebbero fare e per difendere partner ed alleati" queste parole il contrammiraglio americano Curt Renshaw, Comandante del Carrier Strike Group Eight, durante l'esercitazione militare"Neptune Shield"che si sta svolgendo anche in Sardegna in questi giorni. Numerosi sono i velivoli  che decollano di continuo dalla portaerei Harry S.Truman, fiore all'occhiello della Marina U.S.A al largo della Sardegna.

La"Neptune Shield"é un'attività di addestramento che la NATO sta svolgendo nel mediterraneo, nei mari sardi e anche nel Mar Baltico, un'esercitazione speciale la cui pianificazione era già stata decisa prima della guerra in Ucraina. Ma adesso che é scoppiato il conflitto, questa imponente esercitazione militare potrebbe rappresentare una sorta di vera e propria prova generale nel caso-si spera molto remoto-, di un'intervento in guerra dei paesi NATO.

Come si legge nel sito della NATO"la Neptune Shield dimostra l'integrazione di unità   marittime ed anfibie dalle capacità di attacco  a supporto della difesa della NATO. Queste capacità includono gruppi di unità anfibie sempro pronte,  nonchè anche unità della Marina"Siamo qui per lavorare fianco a fianco con i nostri alleati ed essere pronti per qualsiasi evenienza si verifichi"ha detto un ufficiale britannico. 

Sardegna:la portaerei USA "Truman"in azione nell'esercitazione "Neptune Shield"
Sardegna:la portaerei USA "Truman"in azione nell'esercitazione "Neptune Shield"
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23 maggio 2022 1 23 /05 /maggio /2022 14:46
Ucraina: contingente di 1.000  militari italiani pronti a partire in Bulgaria e Ungheria
Ucraina: contingente di 1.000  militari italiani pronti a partire in Bulgaria e Ungheria

1.000 militari italiani (soprattutto unità dell'Esercito)sono pronti a partire per la Bulgaria e l'Ungheria per rafforzare il fronte Sud-Est europeo nella guerra in Ucraina. E cosi la guerra si avvicina ancora di più."Rafforzeremo la postura di deterrenza e rassicurazione con particolare attenzione al fianco est. L'Italia già contribuisce con una componente terrestre in Lettonia, una componente aerea in Romania, e Islanda ed una navale nel Mediterraneo orientale e a questo sforzo si aggiungeranno impegni in Bulgaria e Ungheria che saranno inseriti nella Delibera Missioni di prossima presentazione in Parlamento"queste le parole del Ministro della Difesa Guerini.

L'Italia sarà al comando dei contingenti dei Paesi NATO che sono già dispiegati in Bulgaria con  un ruolo di grande responsabilità. Pare quindi che l'intervento militare diretto dell'Italia nel conflitto ucraino sembri davvero inevitabile, nonostante i tanti negoziati da una parte e l'invio però di armi all'Ucraina dall'altra parte. Ma la pace si sa, non si ottiene mai con l'invio di armi , ormai da mesi, all'Ucraina, invio che non si ferma nemmeno davanti al"Se continuate sveleremo tutto"da parte dei russi. Dove quel "tutto" si riferisce soprattutto a quello che accadde in piena pandemia nel 2020 in Italia, quando ci fu una missione da parte di militari russi, tra i quali alcuni epidemiologi, che supportarono i sanitari italiani durante la terribile ondata del Covid-19. Cosa accadde esattamente in quei giorni? Forse i russi lo sveleranno a breve,  di concreto, per ora, secondo alcune fonti, ci sarebbe una relazione scritta molto negativa e critica nei confronti della sanità italiana e del governo stesso. Una relazione che forse, potrebbe fare crollare il governo. Ma intanto  l'invio di armi continua, e i militari italiani si preparano a partire per una guerra che non é la loro, come ha detto qualche Generale.

 

Ucraina: contingente di 1.000  militari italiani pronti a partire in Bulgaria e Ungheria
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18 maggio 2022 3 18 /05 /maggio /2022 09:41
Macedonia:i Paracadutisti della Folgore effettuano lancio di massa nella "Swift Response"
Macedonia:i Paracadutisti della Folgore effettuano lancio di massa nella "Swift Response"

Aviolancio con la tecnica della caduta libera ad alta quota, e la navigazione "a paracadute aperto"nella zona dell'esercitazione: sono solo alcune dei compiti portati a termine dai Paracadutisti della Folgore durante l'esercitazione "Swift Response 2022"(SR22). 

L'imponente esercitazione multinazionale si sta svolgendo ij questi giorni nella Macedonia del Nord e si concluderà il 20 maggio,  vede entrare in azione  anche 500 Parà della Folgore, oltre a mezzi e uomini di Marina Militare, Aeronautica Militare come anche riportato dal quotidiano "congedati.folgore.it ".La Brigata Folgore partecipa all'esercitazione con un Gruppo Tattico Pluriarma, interamente aviolanciato formato da tutte le componenti della Grande Unità da combattimento ovvero combat, combat support e combat service support), del 187° Reggimento Folgore, 183° Reggimento Nembo, 186° Reggimento Folgore, 185° Reggimento Artiglieria Paracadutista Folgore, 8°Reggimento Genio Guastatori Paracadutisti Folgore e trasmettitori del Reparto Comando.

I Paracadutisti hanno effettuato lancio di materiali, armamento e viveri per assicurare le risorse operative necessarie per la conduzione di innumerevoli attività tattiche offensive ed abilitanti, come ad esempio il superamento di un corso d'acqua. Le unità esploranti della "Folgore" dopo aver pianificato le operazioni in sinergia con i paracadutisti dei Paesi Alleati, hanno portato a termine un aviolancio con la tecnica della caduta libera ad alta quota e la navigazione" a paracadute aperto"nell'area dell'esercitazione, per eseguire compiti di ricerca e ricognizione delle zone di lancio e delle aree obiettivo e garantire cosi un flusso informativo costante e puntuale in modo da aggiornare la situazione operativa.

In una seconda fase tutti i paracadutisti sono stati imbarcati su un C130J della 46a Brigata Aerea dell'Aeronautica Militare e tre C130j della US Air Force decollati dall'Aeroporto Militare di Pisa e della stazione Aeromobili della Marina Militare di Grottaglie e sono stati poi aviolanciati con il compito di occupare, espandere e consolidare la testa di aviosbarco, la condizione indispensabile per l'afflusso delle ulteriori forze in arrivo.

Per l'azione sugli obiettivi in profondità i parà italiani hanno utilizzato gli elicotteri della Royal Air Force britannica ed hanno inoltre effettuato "attività di scavalcamento"del 2nd para battalion dell'Esercito britannico. Due caccia Eurofighter del 37°Stormo dell'Aeronautica Militare e da due AV-8B II plus della Marina Militare decollati dalla portaerei Cavour hanno scortato i velivoli durante la fase di trasporto aereo dall'Italia e di aviolancio in Macedonia. Questi stessi velivoli di attacco hanno inoltre garantito la sicurezza delll'area portando a termine un Close Air Support (CAS), mediante la guida dei nuclei Joint Terminal Attack Controller (JTAC) della Folgore.

Macedonia:i Paracadutisti della Folgore effettuano lancio di massa nella "Swift Response"
Macedonia:i Paracadutisti della Folgore effettuano lancio di massa nella "Swift Response"
Macedonia:i Paracadutisti della Folgore effettuano lancio di massa nella "Swift Response"
Macedonia:i Paracadutisti della Folgore effettuano lancio di massa nella "Swift Response"
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