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6 novembre 2019 3 06 /11 /novembre /2019 17:05
Lecce:Medaglia d'oro al al Caporal Maggiore Scelto Pascali della Brigata "Pinerolo"
Lecce:Medaglia d'oro al al Caporal Maggiore Scelto Pascali della Brigata "Pinerolo"

Si trovava in missione in Afghanistan nel distretto di Shindand, centro della provincia occidentale di Herat,  il Caporal Maggiore Scelto Paolo Pascali, era l'aprile del 2013. Durante una ricognizione finalizzata a stabilire contatti con la popolazione locale all'improvviso un ordigno artigianale improvvisato esplose al passaggio della pattuglia di militari italiani colpendo il mezzo blindato "Lince"sul quale il Caporale Maggiore Scelto viaggiava con i suoi colleghi. Alcuni giorni prima proprio nella zona di Shindand i militari italiani avevano realizzato ed inaugurato un pozzo  per fornire acqua a 720 famiglie di un villaggio, progetti che infastidivano i talebani. Il Caporal Maggiore Scelto rimase ferito nell'attentato.

 Il 4 novembre, presso la Prefettura di Lecce, si é tenuta la cerimonia di consegna della Medaglia d'Oro ricordo quale"Vittima del Terrorismo", medaglia concessa dal Presidente della Repubblica al Caporal Maggiore Scelto Paolo Pascali, originario di Caprarica (Le), effettivo all'82° Reggimento Fanteria"Torino" di stanza a Barletta, reparto dell'Esercito Italiano dipendente dalla Brigata Meccanizzata "Pinerolo". Il Prefetto del capoluogo salentino, Maria Teresa Cucinotta, ha consegnato l'onorificenza al soldato gravemente ferito in missione in Afghanistan, alla presenza di autorità civili e militari durante la celebrazione del 4 novembre "Giornata dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate"Alla cerimonia hanno partecipato anche gli studenti della scuola "Principe di Piemonte" di Maglie che, per l'occasione hanno omaggiato il pubblico realizzando un'intervista tra un giornalista ed il Caporal Maggiore Pascali, entrambi interpretati  da 2 alunni dell'Istituto, che ripercorrendo i momenti drammatici dell'attentato ne hanno spiegato i punti salienti sottolineando il coraggio ed il senso del dovere che caratterizzando i soldati dell'Esercito Italiano, e più in generale, gli appartenenti a tutte le Forze Armate.

Lecce:Medaglia d'oro al al Caporal Maggiore Scelto Pascali della Brigata "Pinerolo"
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10 ottobre 2019 4 10 /10 /ottobre /2019 17:05
Herat:lo Shadow 20 dell'Aviazione dell'Esercito Italiano raggiunge il  traguardo di 3000 ore di volo in missione in Afghanistan
Herat:lo Shadow 20 dell'Aviazione dell'Esercito Italiano raggiunge il  traguardo di 3000 ore di volo in missione in Afghanistan

Ha raggiunto il traguardo delle 3000 ore di volo dalla sua introduzione in servizio nella sua missione in Afghanistan, lo Shadow 20 (sistema a pilotaggio remoto (Unmanned Aerial Vehicle-UAV). Con ben 780 missioni di volo al suo attivo lo Shadow 20 che contribuisce a soddisfare l'esigenza formativa tattica (Tactical-ISR), ha conquistato attestazioni di merito e questo grazie alla sua elevata flessibilità  ed affidabilità della sua componente  diventando cosi un prezioso assetto in supporto alle attività svolte dal TAAC-W. 

Il Tactical Unmanned Aerial System (TUAS) Shadow 20, viene impiegato nella missione in Afghanistan per osservare aree ed itinerari , ha tempi di allertamento brevissimi ed é dotato di un sofisticato sensore elettro-ottico che ne consente l'utilizzo anche durante le missioni notturne. Lo Shadow 20 dall'ottobre del 2016 é in forza  al Task Group Fenice, unità aeromobile sotto il comando  del Train Advise Assist Command- West (TAAC-W) attualmente a guida Brigata di Cavalleria "Pozzuolo del "Friuli" al comando del Generale di Brigata Giovanni Parmiggiani ed é l'unico assetto UAV di livello tattico dell'Aviazione dell'Esercito che viene impiegato dall'Italia in Teatro Operativo. Un traguardo davvero importante quello raggiunto dallo Shadow 20 dietro al quale c'è il lavoro, la passione, l'impegno quotidiano dei militari italiani dispiegati in terra afgana  nella missione" Resolute Support".

Herat:lo Shadow 20 dell'Aviazione dell'Esercito Italiano raggiunge il  traguardo di 3000 ore di volo in missione in Afghanistan
Herat:lo Shadow 20 dell'Aviazione dell'Esercito Italiano raggiunge il  traguardo di 3000 ore di volo in missione in Afghanistan
Herat:lo Shadow 20 dell'Aviazione dell'Esercito Italiano raggiunge il  traguardo di 3000 ore di volo in missione in Afghanistan
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12 maggio 2019 7 12 /05 /maggio /2019 16:48
Afghanistan:militari italiani donano medicinali all'Ospedale Civile di Herat
Afghanistan:militari italiani donano medicinali all'Ospedale Civile di Herat

Farmaci e materiale sanitario sono stati donati dai militari della Cellula di Cooperazione Civile e Militare Italiana del Train Advise Assist Command West (TAAC-W) su base Brigata Aeromobile"Friuli, provenienti dagli specialisti del Multinational CIMIC Group di Motta di Livenza(TV),"all'Ospedale Civile di Herat e al Dipartimento della Salute.

I medicinali provengono da diverse aziende farmaceutiche, sono stati raccolti e messi a disposizione dalla Fondazione Banco Farmaceutico Onlus nell'ambito dell'accordo  tra il COI (Comando Operativo di Vertice Interforze), l'Ordinariato Militare e la citata ONLUS, saranno destinati ad attività di supporto umanitario in Afghanistan, attraverso le quali verranno poi forniti gratuitamente alle popolazioni che vivono in condizioni disagiate e di povertà.

L'Accordo prevede che il materiale sanitario raccolto dalla  ONLUS venga poi trasportato con velivoli militari nelle aree in cui operano le Forze Armate Italiane e che venga distribuito alla popolazione tramite le attività di Cooperazione Civile e Militare-CIMIC- una volta firmati accordi ed intese tra il personale  militare e le autorità che rappresentano le comunità locali.

Gli advisors del contingente italiano  inoltre la loro missione a supporto delle forze di sicurezza afgane: pianificano infatti numerosi corsi formativi a favore dell'Afghan National Army (ANA), ed il personale sanitario dell'ospedale da campo Role 2 all'interno  della base italiana di Camp Arena, continua a fornire attività di addestramento, consulenza ed assistenza a favore di ufficiali ed infermieri afgani dell'Ospedale Militare del 207°Corpo d'Armata dell'ANA, di stanza a Camp Zafar.  E' grazie a questo impegno quotidiano dei militari italiani che la pace e la stabilità dell'Afghanistan non appaiono più come un miraggio, ma sono già realtà, una realtà di pace e di stabilità che si costruisce anche con semplici gesti come la donazione di medicinali all'Ospedale Civile di Herat.

Afghanistan:militari italiani donano medicinali all'Ospedale Civile di Herat
Afghanistan:militari italiani donano medicinali all'Ospedale Civile di Herat
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23 aprile 2019 2 23 /04 /aprile /2019 17:32
Afghanistan: i militari italiani in missione hanno celebrato la Pasqua
Afghanistan: i militari italiani in missione hanno celebrato la Pasqua
Afghanistan: i militari italiani in missione hanno celebrato la Pasqua

E' stata una Pasqua trascorsa in missione quella dei militari del contingente  italiano dispiegati ad Herat e a Kabul. I militari italiani hanno partecipato ai riti iniziati venerdi santo con la Via Crucis e poi prendendo parte alla Messa nel giorno di Pasqua.  La Santa Messa a Herat, sede del Comando della TAAC-West, a guida italiana, è stata officiata da Don Antonio Cassano, il Cappellano Militare del Contingente Italiano; erano presenti i rappresentanti delle altre nazioni della Coalizione presenti a Camp Arena. Invece a Kabul, sede del Quartiere Generale di "Resolute Support"la Messa é stat acelebrata da Padre Giovanni Scalese, Capo della Missione Cattolica in Afghanistan. Nel corso delle celebrazioni religiose c'è stato anche un pensiero per i Militari Italiani e quelli della Coalizione caduti in missione. Un pensiero davvero commosso a tutti quei militari che hanno sacrificato la loro vita per difendere e proteggere il popolo afgano.

Afghanistan: i militari italiani in missione hanno celebrato la Pasqua
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Afghanistan: i militari italiani in missione hanno celebrato la Pasqua
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31 marzo 2019 7 31 /03 /marzo /2019 15:32
Afghanistan:militari italiani concludono corso map reading per forze sicurezza afgane
Afghanistan:militari italiani concludono corso map reading per forze sicurezza afgane

Map reading e topografia: queste le materie del corso organizzato dalla Cellula Intelligence del Train Advise and Assist Command West (TAAC-W) che si è concluso nei giorni scorsi presso la base di Camp Arena nell'ambito della missione in Afghanistan. Il corso è stato condotto dal personale dell'Esercito Italiano dell'Operations Coordination Centre-Regional Advisory Team, con il supporto dei Carabinieri del Police Advisory Team ed era rivolto agli Ufficiali e Sottufficiali provenienti da unità delle Afghan National Defence Security Forces (ANDSF), che sono incaricate della sicurezza dei confini nazionali e degli scali portuali del Paese.

Alla fine del corso i frequentatori hanno dimostrato di aver acquisito le necessarie conoscenze e gli strumenti didattici per poter organizzare a loro volta ulteriori corsi per i propri soldati. Il corso si é basato sul principio del "train the trainers" ed é stato svolto a favore del personale militare che nell'ambito della propria organizzazione è responsabile dell'addestramento dei propri sottoposti.  Conoscere la topografia è un elemento davvero essenziale per le ANDSF e soprattutto per quelle unità dislocate a difesa dei confini del Paese e che hanno l'incarico di controllare il territorio: spesso devono muoversi in zone isolate e impervie per contrastare i traffìci illegali di armi e sostanze stupefacenti e devono impedire che i gruppi armati si spostino attraverso in confini afgani. 

Afghanistan:militari italiani concludono corso map reading per forze sicurezza afgane
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8 marzo 2019 5 08 /03 /marzo /2019 17:41
Afghanistan:il Generale Marchiò in visita ai militari del contingente italiano
Afghanistan:il Generale Marchiò in visita ai militari del contingente italiano
Afghanistan:il Generale Marchiò in visita ai militari del contingente italiano

Ha manifestato soddisfazione per il lavoro fin ad ora portato a termine dagli Advisors del TAAC-W il Generale Marchiò durante la sua visita al contingente italiano schierato in Afghanistan. Il Generale Marchiò , Comandante del NATO Joint Force Command di Brunssum, Generale di Brigata, è stato in visita al Train Advise and Assist Command West (TAAC-W) di Herat ed anche al Quartier Generale della Missione Resolute Support a Kabul nei giorni scorsi.

Il Generale al suo arrivo, è stato ricevuto dal Comandante del TAAC-W, il Generale di Brigata Salvatore Annigliato. Presso la base di Camp Arena, sede del contingente italiano, è stato aggiornato dallo staff del TAAC-W sulla situazione operativa della regione Ovest del Paese, sulle operazioni future e anche sui risultati ottenuti durante le attività di addestramento, consulenza, ed assistenza svolte negli ultimi mesi a supporto delle Afghan National Defence Security Forces (ANDSF) . Il Generale Marchiò ha voluto evidenziare la notevole importanza della collaborazione esistente tra il Joint Force Command Headquarters di Brunssum  e le Forze della Coalizione RS schierate nel Paese, che ricevono dal predetto Comando Operativo le risorse necessarie per il training, logistica, e supporto finanziario. A Kabul ha inoltre incontrato l'ambasciatore USA John Bass, il Comandante della Missione RS, il Generale Austin S.Miller, il suo staff ed il Senior Civilian Representative della NATO in Afghanistan, l'Ambasciatore britannico Sir Nicholas Kay.

Il Generale Marchiò ed il Comandante Miller hanno inoltre fatto il punto della situazione sull'andamento della missione in questi ultimi mesi. Molta attenzione è rivolta al 20 luglio giorno delle elezioni presidenziali nonchè agli attuali colloqui di pace di Doha (Qatar) , nel corso dei quali l'inviato speciale USA per l'Affghanistan, Zalmay Khalilzad, ha incontrato gli esponenti del comitato politico politico dei talebani. Inoltre entrambi i Comandanti hanno discusso inoltre dei risultati conseguiti dalla Coalizione nell'ambito delle attività di Train Advise and Assist (TAAs) e anche dei progressi compiuti dalle ANDSFs nel loro processo di sviluppo e di trasformazione verso un modello di Forze autonome e bem equipaggiate, che siano in grado di assumersi in modo autonomo il compito di garantire la sicurezza del paese e dei propri cittadini. 

Al termine dell'incontro con il Comandante Miller, il Generale Marchiò si è recato  accompagnato dal Generale Camporeale, presso l'Italian National Support Element di Camp RS dove ha incontrato e salutato i militari del contingente italiano impegnati come staff ed advisors nell'ambito del Comando della Missione. La situazione per ciò che riguarda la sicurezza in Afghanistan è ancora complessa, soprattutto in alcune zone rurali dove l'insorgenza e gruppi di talebani e dell'ISIS-K sono ancora in grado di svolgere attività a carattere offensivo. Gli sforzi della Comunità  internazionale hanno come obiettivo quello di evitare  che il Paese diventi un'altra volta un luogo sicuro per il terrorismo internazionale.

E' per questo che i 41 Paesi della Coalizione RS ed il Comando del JFC di Brunssum, insieme al governo dell'Afghanistan, concentrano tutti i loro sforzi per attuare concretamente la "Road Map"pluriennale che è stata pianificata già da tempo, e che viene supportata dalla missione a guida NATO di"formazione, consulenza ed assistenza"delle istituzioni afghane e delle Forze di Sicurezza locali. L'obiettivo: creare più solide basi di sicurezza, essenziali per pianificare uno sviluppo economico e sociale dell'Afghanistan. Un obbiettivo al raggiungimento del quale danno quotidianamente  il loro prezioso ed importane contributo i militari del contingente italiano.

Afghanistan:il Generale Marchiò in visita ai militari del contingente italiano
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8 febbraio 2019 5 08 /02 /febbraio /2019 18:33
Bari:i militari della Brigata Pinerolo sono rientrati dalla missione in Afghanistan
Bari:i militari della Brigata Pinerolo sono rientrati dalla missione in Afghanistan
Bari:i militari della Brigata Pinerolo sono rientrati dalla missione in Afghanistan

La loro missione in Afghanistan si è conclusa dopo 6 mesi e hanno fatto ritorno in Italia, ma alcuni di loro sono già pronti a ripartire: destinazione i varo teatri operativi all'estero dove saranno operativi durante il 2019. Loro sono i militari della Brigata "Pinerolo" e oggi presso la Caserma "Briescese" a Bari, si è svolta la cerimonia per salutare il loro rientro ma anche la partenza.

Erano schierate le pluridecorate Bandiere di Guerra del 9°Reggimento Fanteria"BARI", del 7°Reggimento Bersaglieri e dell'82° Reggimento Fanteria "Torino"alla presenza del Comandante del Comando delle Forze Operative Sud, il Generale di Corpo d'Armata Rosario Castellano, e di numerose autorità civili, religiose e militari della Puglia. Il Generale Castellano, Comandante del Comando delle Forze Opertaive Sud, ha espresso grande soddisfazione per l'impegno  e gli eccellenti risultati conseguiti dalla Brigata"Pinerolo"e dalle sue Unità fuori dai confini nazionali in un periodo  molto sensibile per la stabilizzazione delle aree di crsi dove hanno operato e per l'impegno profuso nel campo della cooperazione civile-militare per migliorare le condizioni di vita della popolazione locale civile.

 Nel corso della cerimonia è stato salutato anche il 1°Battaglione"Bezzecca" del 7°Reggimento Bersaglieri che nei prossimi giorni sarà impiegato  nella missione bilaterale di Assistenza e Supporto "Ippocrate" in Libia. I militari  garantiranno la sicurezza  della base e dell'ospedale da campo italiano. Durante i sei mesi di missione in Afghanistan i militari della "Pinerolo"al comando del Generale di Brigata Francesco Bruno, hanno portato a termine numerose attività di addestramento, assistenza e consulenza a favore dei colleghi delle forze di sicurezza afgane ottenendo importanti risultati e anche riconoscimenti in ambito internazionale.

Il 2018 infatti ha visto il comando della Brigata "Pinerolo", unica grande Unità dell'Esercito Italiano già completamente digitalizzata e dotata dell'innovativo automezzo" Freccia" , in Afghanistan dove ha guidato il Train Advise Assist Command West (TAAC-W), il Comando NATO con base a Herat.  Il TAAC-W all'interno del quale ha operato il 9°Reggimento  che ha costituito la" Task Force Arena"ossia la forza di manovra , esprime un nuovo concetto  operativo non più incentrato sulla funzione da combattimento ma basato essenzialmente sul supporto e sull'addestramento delle Forze Armata afgane.

Nello stesso anno il 7°Reggimento Bersaglieri è stato schierato nel contesto dell'operazione NATO in Lettonia denominata" Baltic Guardian", contestualmente l'82°Reggimento, rinforzato con una componente al alta connotazione specialistica dell'11°Reggimento Genio Guastatori, ha guidato la Task Force "Praesidium" a Mosul in Iraq dove hanno garantito la sicurezza della diga,un'infrastruttura  di notevole importanza strategica per l'Iraq, che serve ad approvvigionare di acqua centinaia di migliaia di persone che abitano nelle regioni circostanti. Missione compiuta dunque  per i militari della "Pinerolo", anche se un'altra missione sta per avere inizio, destinazione: Libia.

Bari:i militari della Brigata Pinerolo sono rientrati dalla missione in Afghanistan
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29 gennaio 2019 2 29 /01 /gennaio /2019 17:25
Afghanistan:Generale Bertolini su ritiro contingente italiano:"In Italia questioni riguardanti i militari si affrontano sempre in  modo superficiale"

Fa discutere l'annuncio del Ministro della Difesa Trenta sul ritiro del contingente italiano dall'Afghanistan, soprattutto per il fatto che il Ministro degli Esteri non ne sia stato informato. Organizzare il ritiro di un contingente dal teatro operativo non è certo una cosa semplice ma che pone anche parecchi problemi di tipo organizzativo e di sicurezza.

Il Generale Marco Bertolini, ex Folgore, ex Capo di Stato Maggiore della missione ISAF, unico italiano ad aver ricevuto questo incarico, (Comandante della Folgore e delle Forze Speciali, Comandante del contingente italiano durante la missione"Enduring freedom", Comandante del COI ovvero il Comando Operativo Interforze a capo di tutte le missioni all'estero) in un'intervista rilasciata a Paolo Padoin del quotidiano"Firenzepost", esprime le sue perplessità dal punto di visto prettamente militare, su questo ritiro dall'Afghanistan:"Il ritiro di un contingente non è solo una questione politico-logistica ma soprattutto tattica e di sicurezza. Per ritirare il personale bisogna mantenere sempre una componente di sicurezza e, addirittura, potrebbe essere necessario aumentare il personale presente per garantire alla logistica di fare un passo indietro. In questo momento ci sono minacce significative e dunque bisogna mantenere un dispoistivo di deterrenza importante".

Il Generale critica l'approccio superficiale sulla questione e soprattutto i modi utilizzati dal ministro della difesa per comunicare la notizia:"se una pensa di chiudere una missione per risparmiare ha un approccio superficiale ad un  problema che va invece approfondito in tutti gli aspetti. Perchè il ritiro potrebbe costare anche più che mantenere il contingente" e sottolinea inoltre il ruolo importante che dovrebbero avere le Forze Armate nella politica estera:"Le Forze Armate sono anche uno strumento di politica estera, non servono certo a tappare le buche. E il fatto che non sapesse della decisione del ministro titolare della politica estera è un problema serio. Anche perchè siamo andati in Afghanistan per volontà politica e ancora oggi siamo uno dei paesi più importanti della coalizione. Molto meglio quindi, se ci fosse una riflessione che coinvolgesse tutti, un dibattito parlamentare per capire cosa davvero conviene al paese"  e sottolinea come "in Italia  le questioni che riguardano i militari si affrontano sempre in maniera superficiale": parola di Generale.

Afghanistan:Generale Bertolini su ritiro contingente italiano:"In Italia questioni riguardanti i militari si affrontano sempre in  modo superficiale"
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15 gennaio 2019 2 15 /01 /gennaio /2019 17:38
Afghanistan:velivolo italiano a pilotaggio remoto raggiunge le 2000 ore di volo durante una missione
Afghanistan:velivolo italiano a pilotaggio remoto raggiunge le 2000 ore di volo durante una missione

Shadow 200: questo il nome del velivolo a pilotaggio remoto che durante lo svolgimento di una missione di ricognizione  con l'obiettivo di garantire la sicurezza di una unità del Contingente militare italiano impegnata in un'attività di pattugliamento, ha raggiunto il traguardo delle 2000 ore di volo in Afghanistan.

Il velivolo a pilotaggio remoto ed i suoi relativi sottosistemi per il comando  ed il controllo della missione, è attualmente utilizzato nella missione in terra afgana per osservare itinerari ed aree, ha un'elevata autonomia e dispone di un sofisticato sensore elettro-ottico che permette agli operatori di portare a termine missioni anche notturne, in condizioni di assenza di luce.

Il TUAS (Tactical Unmanned Aerial System- Sistema Tattico a Pilotaggio Remoto) è stato rischierato in Afghanistan, nell'area di responsabilità del TAAC W(Train Advise and Assist Command), con base  a Herat, nell'ottobre del 2016. Il 9 novembre dello stesso anno, dopo le operazioni di installazione delle stazioni di pilotaggio e controllo remoto ha portato a termine il suo primo decollo. Da quel momento sono state portate a termine più di 520 missioni di volo a favore degli assetti del Contingente militare italiano a Herat, attualmente su base Brigata Aeromobile "Friuli". 

 Il Task Group Fenice oltre che con l'assetto TUAS, opera attualmente anche con due squadroni elicotteri su base A129D per l'esplorazione  e scorta e la ricognizione diurna e notturna e UH90 per il trasporto, l'evacuazione medica ed il supporto generale. Dall'inizio del rischieramento presso il TAAC W, l'assetto TUAS, che opera all'interno del Task Group Fenice , ha garantito la sicurezza del personale impiegato a fianco dei colleghi afgani nelle attività di pianificazione e di controllo delle operazioni integrando un complesso dispositivo di trasporto aereo e di soccorso sanitario composto non solo da elicotteri italiani ma anche da unità appartenenti alle forze della Coalizione. 

La presenza di assetti altamente qualificati ed efficaci come il TUAS, permette alle forze italiane di svolgere in sicurezza  le attività quotidiane di Train, Advise and Assist a favore delle forze afgane e la capacità aeromobile, nel quale l'assetto Unmanned Aerial Vehicle (UAV) si inserisce, è essenziale per portare a termine la missione assegnata al TAAC W, dato che è in grado di coordinarsi  alla perfezione con assetti aerei della Coalizione e con le unità sul terreno.

Un traguardo davvero importante quello tagliato dallo Shadow, che proprio come un'ombra segue dall'alto il Contingente Italiano  consentendo ai militari di operare in condizioni di totale sicurezza. 

Afghanistan:velivolo italiano a pilotaggio remoto raggiunge le 2000 ore di volo durante una missione
Afghanistan:velivolo italiano a pilotaggio remoto raggiunge le 2000 ore di volo durante una missione
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16 dicembre 2018 7 16 /12 /dicembre /2018 17:53
Afghanistan:militari italiani donano medicine ed attrezzature a Dipartimento Salute Herat
Afghanistan:militari italiani donano medicine ed attrezzature a Dipartimento Salute Herat

Medicinali di diversa classe e genere e apparecchiature elettro-medicali (centrifuga refrigerata con separatore di piastrine, frigo per farmacia, elettrostimolatore, lampada ad infrarossi, massaggiatore elettrico e stimolatore ad ultrasuoni)  sono stati donati nei giorni scorsi dai militari  del Contingente Italiano in Afghanistan presso la base del Train Advise and Assist Command West (TAAC-W) su base Brigata"Pinerolo"della missione NATO Resolute Support (RS) al Dipartimento della Salute di Herat.

I medicinali e le attrezzature verranno poi distribuiti dal Dipartimento della Salute alle varie strutture sanitarie presenti sul territorio. Questa donazione è stata resa possibile grazie al contributo del Banco Farmaceutico Italiano in coordinamento con con l'Ordinariato Militare, ed uno specifico progetto  di Cooperazione Civile e Militare (CIMIC) del Contingente Italiano dislocato ad Herat.  Il Direttore del Dipartimento della Salute di Herat, il Dott. Abdul Hakim Tamanna, ha ringraziato i militari  per la generosità del popolo italiano che, dall'inizio della missione, ha sempre supportato questo delicatissimo settore per il bene del popolo afgano.

Oltre ai progetti specifici sviluppati negli anni per il sostegno della sanità locale, grazie all'opera del Provincial Reconstruction Team (PRT) italiano chiuso nel 2014, sono stati realizzati nell'area di responsabilità del Contingente circa 44 poliambulatori, un ospedale pediatrico, uno per tossicodipendenti, ed un centro di medicina legale.

Il supporto alla popolazione con particolare attenzione ai gruppi più vulnerabili della società  viene realizzato sia in maniera diretta con progetti individuati  e condotti da personale specializzato del Contingente Nazionale, appartenente al NATO Multinational CIMIC Group di Motta di Livenza (TV) , sia facilitando la distribuzione di aiuti umanitari  provenienti da organizzazioni benefiche nazionali.

Tale attività si affianca a quella principale di addestramento consulenza ed assistenza che gli Advisors italiani svolgono a favore delle Forze di Sicurezza Afgane, per migliorarne la funzionalità e la loro capacità di autosostenersi nell'ambito della missione NATO Resolute Support (RS).

Afghanistan:militari italiani donano medicine ed attrezzature a Dipartimento Salute Herat
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