11 ottobre 2018
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Addestrare all'impiego delle tecniche e procedure per la raccolta di potenziali prove per la successiva analisi forense, a seguito di attacchi o rinvenimenti di IED(Improvised Explosive Devices ovvero ordigni esplosivi improvvisati):questo l'obiettivo del corso organizzato dal Train Advise Assist Command West(TAAC-W)di Herat, comando multinazionale della NATO su base Brigata "Pinerolo"inquadrato nella missione Resolute Support(RS) in favore delle Forze di Sicurezza afgane.
Il personale altamente specializzato del Contingente Italiano con l'aiuto di istruttori civili statunitensi, con un addestramento mirato ha incrementato sia le capacità che le competenze delle Forze di Sicurezza afgane nell'assolvimento di attività investigative e nell'applicazione delle procedure volte alla mitigazione del rischio derivante dagli ordigni esplosivi improvvisati.
I partecipanti al corso hanno acquisito le competenze specifiche del settore e hanno anche conseguito la qualifica di istruttori. I militari italiani hanno inoltre realizzato ed assemblato per l'occasione, a costo zero, utilizzando del materiale di risulta, un Instructor Tactical Exploitation Kit che è stato donato agli studenti. Questo kit consentirà ai neo-istruttori di condurre l'attività di insegnamento e di trasmettere le conoscenze acquisite con una maggiore incisività. Conoscenze fondamentali che potranno salvare vite umane, sopratutto quelle dei bambini che non conoscono ancora la pericolosità mortale di questi ordigni disseminati nel terreno dai talebani.
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Afghanistan
9 ottobre 2018
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Nei giorni scorsi il Vice Comandante della missione NATO, Resolute Support(RS), il Generale di Corpo d'Armata(UK)Richard Cripwell, ha partecipato ad un meeting sulla sicurezza molto importante con le autorità della Provincia di Baghdis.
Il meeting è stato voluto ed organizzato dalla leadership del Train Advise Assist Command West di Herat, su base Brigata Pinerolo, in stretto coordinamento con le Forze di Sicurezza Afgane ed il Governatore dell'area. Qal'ah-Ye Now è la località dove si è tenuto il meeting in due diversi momenti:nel primo c'è stato infatti l'incontro con le autorità civili militari religiose e con una rappresentanza degli Anziani delle Tribù locali, mentre nel secondo, con le Forze di Sicurezza ed il Governatore. Durante il secondo meeting il Governatore, Dottor Abdul Ghafoor Malikzai, ha sottolineato come lo stato di sicurezza della Provincia di Baghdis, a circa 120 km a nord est di Herat, sia notevolmente migliorato grazie agli sforzo congiunti delle Forze di Sicurezza ed il supporto a loro fornito dalle Forze della Coalizione.
Ha fornito inoltre un aggiornamento sui progressi raggiunti nel processo di pace e di riconciliazione, grazie alla collaborazione ed al supporto degli Anziani delle Tribù locali. Il Governatore ha assiccurato che le prossime elezioni si svolgeranno in un clima di massima trasparenza in stretto coordinamento con le Forze di Sicurezza locali.
Al termine del meeting, il Generale Cripwell ha espresso parole di elogio e di soddisfazione per l'operato del Governatore della Provincia di Baghdis, apprezzandone la leadership ed il buon governo e ha anche ringraziato la leadership del Train Advise Assist Command West per la riuscita dell'evento grazie alla cornice di sicurezza integrata dalle varie componenti nazionali in quella che viene tecnicamente definita Periodic Train Advise Assist (PTTA)ovvero un'attività eseguita a "domicilio"in aree distanti dalla base di Camp Arena che è la sede del Contingente Nazionale che non può essere svolta con cadenza giornaliera.
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Afghanistan
8 ottobre 2018
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"Trident Juncture 2018":questa la denominazione della più imponente esercitazione della NATO degli ultimi vent'anni che inizierà ufficialmente il 25 ottobre e si concluderà a fine novembre. Al comando della "Trident Juncture"ci sarà il Comandante NATO del Joint Force Command di Napoli.
L'esercitazione vedrà entrare in azione oltre 40 mila militari di tutti i Paesi NATO e di alcuni paesi partner(30) e prevedendo l'utilizzo di 150 aerei, 70 navi, ed oltre 10.000 veicoli. Obiettivo dell'esercitazione è quello di fornire e permettere alle varie unità militari di addestrarsi per mantenere nonchè incrementare l'interoperabilità tra i 28 paesi membri dell'Alleanza Atlantica ed è un'occasione unica "per rafforzare la coesione e la solidarietà, nonchè per dimostrare l'alto livello di preparazione, la prontezza di reazione ad eventuali minacce di tipo convenzionale"come riporta il sito ufficiale della Trident Juncture 2018.
L'importantissima esercitazione che si terrà in Norvegia, vede come protagoniste anche le Forze Armate Italiane, dato che esse hanno la responsabilità per tutto il 2018, attraverso il Comando del Corpo d'Armata di Reazione Rapida di Solbiate Olona, della NATO Response Force, complesso di forze in prontezza operativa e formato da differenti componenti(marittima, terrestre, aerea e di Forze Speciali).
I protagonisti principali saranno 1.200 militari su base 132° Brigata" Ariete"assieme ai Paracadutisti del 187°Reggimento Paracadutisti della "Folgore"che compongono la Very Readness Joint Task Force(VJTF):unità a elevatissima ed eccellente prontezza operativa della NATO,"la cui è responsabilità è a rotazione annuale tra i Paesi Membri "come riporta il sito"Report Difesa.it".
La Brigata Ariete continua infatti il suo addestramento presso la caserma "Mittica"di Pordenone, sede del Comando della 132a Brigata Corazzata"Ariete" in vista della Trident Juncture 2018.
I militari della"Ariete"durante il loro addestramento in vista dell'imponente esercitazione, hanno cosi potuto perfezionare la loro preparazione approfondendo la conoscenza dello scenario operativo in cui si troveranno ad operare, ed hanno potuto rivedere le procedure standardizzate nella conduzione di operazioni militari ad alta intensità.
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Attualità
6 ottobre 2018
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17:21
Individuare e liberare 2 ostaggi(ambasciatore e moglie)tenuti prigionieri da un gruppo estremista:era questo l'obiettivo di un'attività congiunta avvenuta nei giorni scorsi tra i Carabinieri del GIS(Gruppo Intervento Speciale) e il reparto della Polizia gibutina il RAID(Recherche Assistance Intervention Dissuasion).
I Servizi Segreti ricevono la notizia sulla posizione del covo dei terroristi , il reparto ready-on-call h24, dopo rapida pianificazione e dopo avere messo in sicurezza e cinturato l'obiettivo entra in azione, facendo irruzione all'interno dello stabile e gli ostaggi vengono liberati mentre i sequestratori vengono arrestati.Nei prossimi giorni è previsto un addestramento simile a favore del GIGN(Groupe Intervention Gendarmerie Nationale).
L'Arma dei Carabinieri èoperativa a Gibuti dove svolge il progetto addestrativo MIADIT Somalia(Missione Addestrativa Italiana)che si inserisce nelle inizitiave di capacity building in favore delle Forze di Polizia Somale e Gibutane allo scopo di promuovere un approccio sistemico nel Corno d'Africa con particolare riferimento alla Somalia e a Gibuti, é inoltre impegnata nella stabilizzazione della Somalia anche attraverso attività di addestramento per migliorare le capacità delle Forze di Polizia.
Le attività addestrative sono principalmente a favore della Polizia somala e gibutiana e della Gendarmeria Nazionale di Gibuti e comprendono diverse attività come ad esempio lezioni sul codice di condotta e sulle procedure basiche di polizia, sulle comunicazioni, sul controllo del territorio, sula gestione dell'ordine pubblico e della scena del crimine, sull 'addestramento tattico, sulle operazioni di scorta e di protezione, sul riconoscimento degli esplosivi sulle operazioni di polizia in aree urbane e di protezione del patrimonio ambientale, nonchè sull'impiego di assetti di Polizia Militare e staff nella Base Militare Italiana di Supporto.
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Somalia
2 ottobre 2018
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Stavano rientrando alla base dopo avere portato a termine un'attività addestrativa a favore delle forze di sicurezza somale a Mogadiscio, alcuni militari italiani su un convoglio composto da 5 mezzi, quando alle ore 12.10 locali c'è stata un 'esplosione. Un VTLM Lince del convoglio è stato coinvolto nell'esplosione , nessun militare italiano è rimasto ferito.
Morti invece due civili e feriti altri 5 secondo alcune fonti. L'attacco è stato rivendicato dal al Shabab, gruppo jiihadista. Il mezzo con 4 militari a bordo è stato lievemente danneggiato ed rientrato in base. L'esplosione è avvenuta ieri, a circa 700 metri dalla sede del Ministero della Difesa a Mogadiscio.
Il Capo di Stato Maggiore dell'Esercito, il Generale di Corpo d'Armata Salvatore Farina a nome della grande famiglia dell'Esercito Italiano e al suo personale ha rivolto un saluto ai 4 militari coinvolti nell'esplosione:"Dopo avere salutato personalmente i quattro militari che erano sul mezzo coinvolto nell'esplosione di questa mattina in Somalia, sono sollevato nel saperli sereni ed in buona salute. A loro l'affettuoso abbraccio delle Forze Armate" come si può leggere sul profilo Twitter dello Stato Maggiore della Difesa.
I militari italiani operano in Somalia nell'ambito della missione EUTM avviata nel 2010 che fa parte della strategia europea per il Corno d'Africa :grazie alle attività di addestramento dei militari del contingente italiano, le condizioni di vita e la sicurezza a Mogadiscio e in altre località sono migliorate. I militari italiani forniscono inoltre consulenza a livello politico e strategico alle Autorità somale nell'ambito delle istituzioni preposte alla sicurezza(Ministero della Difesa)e supporto e consulenza nel campo del Security Sector Reform.
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Somalia
30 settembre 2018
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17:29
La partecipazione ed integrazione delle donne nelle Forze di Sicurezza Afghane:questo l'argomento del seminario ospitato per un'intera giornata dai militari italiani del Train Advise and Assist Command West(TAAC-W)di Herat, comando multinazionale su base Brigata "Pinerolo".
Il seminario è stato tenuto da esperti qualificati di Ministeri degli Interni e della Difesa di Kabul e dal Gender Advisor di Resolute Support, un seminario che ha avuto come obiettivo quello di favorire l'integrazione del personale femminile nelle Forze di Sicurezza Afghane.
L'attività è stata coordinata dalla Sezione Pari Opportunità e prospettiva di genere dello Stato Maggiore della Difesa, e ha visto intervenire in video-conferenza alcune militari italiane che hanno raccontato la propria esperienza nella loro Forza Armata di appartenenza. I militari del contingente italiano sviluppano progetti mirati nonchè iniziative come questa, in modo da consentire alle donne afgane di raggiungere traguardi davvero importanti.
In questi ultimi mesi infatti sono stati portati a termine tantissimi corsi altamente formativi per professionalizzare le donne delle Forze di Sicurezza afgane:un traguardo importantissimo per le donne afgane, in un Paese dove da sempre la donna non hai mai avuto un ruolo attivo nella società. Grazie al lavoro e alle iniziative dei militari del contingente italiano la situazione per le donne afgane sta cambiando in positivo.
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Afghanistan
27 settembre 2018
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17:23
MIADIT 9 (Missione Addestrativa Italiana):questo il nome dato alla missione che vede come protagonista l'Arma dei Carabinieri in Palestina. Nella base che ospita la missione, sono presenti anche istruttori delle Forze Speciali e della Guardia Reale del Regno di Giordania che hanno assistito dall'esterno alle varie attività addestrative e hanno molto apprezzato la dedizione e la professionalità dei Carabinieri istruttori effettivi alle organizzazioni Speciale Mobile-Territoriale dell'Arma, che caratterizzano la struttura della MIADIT.
In seguito ad un accordo bilaterale stabilito nel 2014, tra le autorità palestinesi e l'Arma dei Carabinieri, gli istruttori dell'Arma hanno come obiettivo principale quello di addestrare le Forze di Polizia del paese ospitante e concorrere alla creazione delle condizioni per la stabilizzazione dei territori palestinesi.
La nona missione addestrativa è iniziata ufficialmente il 9 settembre. Nei giorni scorsi sono iniziati i primi 5 corsi formativi per 93 allievi delle tre diverse forze di sicurezza palestinesi.
Guida in sicurezza, operazioni speciali di polizia, servizi di protezione VIP:queste le attività della durata di 3 settimane. Questi corsi hanno incrementato la motivazione dei partecipanti e sono state determinanti per la futura efficienza delle unità di provenienza. Una professionalità quella dei Carabinieri riconosciuta in tutto il mondo nei vari teatri operativi e adesso anche in Palestina.
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Attualità
25 settembre 2018
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Del materiale scolastico è stato donato nei giorni scorsi ad un istituto religioso presso la Missione cattolica di Ali Sabieh, una località a sud-est della Repubblica di Gibuti. L'Istituto si trova ad una decina di chilometri di distanza dal confine etiope e dal Campo Profughi di Alì Adde. Lo scopo della Missione, retta da tre suore cattoliche della "Consolata" è quello di dare assistenza alla popolazione locale nonchè a 250 studenti che frequentano il ciclo d'istruzione di base(LEC:Lire Ecrire et Compter)previsto dai programmi ministeriali del governo Gibutiano.
Nella struttura religiosa è presente anche una classe di 14 bambini con disturbi di apprendimento e disabilità varie. Docenti locali provvedono all'insegnamento nelle diverse classi. La Missione Cattolica ha un ruolo molto importante, è ben integrata nel tessuto sociale locale e contribuisce all'alfabetizzazione della fascia più giovane della popolazione ed è anche molto attiva nei confronti delle giovani donne attraverso lezioni di cucito che vengono svolte in un laboratorio presente all'interno della struttura stessa.
Sono circa 90 i militari italiani a connotazione interforze, dispiegati a Gibuti che formano il nucleo permanente della Missione. La Base(costruita nel 2012) fornisce supporto logistico ai Contingenti nazionali operativi nell'area del Corno d'Africa e nell'Oceano Indiano contrasta il terrorismo e si occupa di antipirateria.
Il materiale scolastico è stato consegnato dal Comandante della BMIS(Base Militare Italiana di Supporto), il Colonnello Lorenzo Guani. Il materiale è stato ricevuto in dono dal Lions Club Genova Sant'Agata Alta Val Bisagno. L'attività è stata pianificata e condotta dagli specialisti della Cellula di Cooperazione Civile Militare(CIMIC)unità dell'Esercito Italiano proveniente dal Multinational CIMIC Group e si inserisce in un piano di generale a sostegno del comparto istruzione.
Il Comandante della BIMIS ha sottolineato come sia importante condurre iniziative finalizzate allo sviluppo delle condizioni sociali della comunità locale, con particolare riferimento ai giovani, alle donne ed ai più deboli. Il Colonnello Guani inoltre ha voluto ringraziare le suore della Missione Cattolica per il costante ed incessante lavoro che ha l'obiettivo di rafforzare i legami con la popolazione locale e creare momenti di integrazione sociale e religiosa. Grazie al materiale scolastico donato dai militari italiani i ragazzi di questo istituto religioso retto dalle suore potranno proseguire nei loro studi, migliorare le loro vite: anche in questo stato sperduto del Corno d' Africa, troppo spesso dimenticato dalle prime pagine dei giornali e dai mass-media.
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Attualità
21 settembre 2018
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Si è svolto nei giorni scorsi il passaggio di consegne al comando del Task Group dell'Aviazione dell'Esercito "Fenice", tra il Tenente Colonnello Pietro Angelo Linciano e il parigrado Fabio Cantieri. La cerimonia di avvicendamento si è svolta presso la sede del Train Advise Command West(TAAC-W)missione multinazionale della NATO inquadrata nella missione Resolute Support (RS).
Il Task Group "2Fenice è dotato sia elicotteri NH90, macchina tecnologicamente avanzata dedicata al trasporto di personale all'evacuazione medica ed alla ricerca ed al salvataggio sia di elicotteri A 129 Mangusta, per attività di scorta e di sicurezza in volo, nonchè del sistema a pilotaggio remoto"Shadow 200 RQ-7C"in grado di effettuare attività di ricognizione e sorveglianza aerea diurna e notturna per garantire ed implementare le condizioni di sicurezza del contingente.
La componente elicotteristica dell'Aviazione dell'Esercito ha come obiettivo quello di garantire il proprio contributo alle attività degli Advisors italiani, lavoro che si inquadra nell'ambito della missione NATO Resolute Support(RS), con il compito principale di fornire addestramento, consulenza ed assistenza alle Forze di Sicurezza Afgane per migliorarne la funzionalità e la loro capacità di autosostenersi.
Nel corso della cerimonia il Comandante del Contingente Nazionale del Train Advise and Assist Command West(TAAC-W)su base e Brigata Pinerolo ha avuto parole di elogio e si è complimentato con il Tenente Colonnello Linciano per il fondamentale ed irrinunciabile supporto fornito dagli uomini e dalle delle donne dell'Aviazione dell'Esercito del del Task Group Fenice e dai fanti del 66°Reggimento fanteria aeromobile"Trieste", a favore di tutto il Contingente Italiano , ed in particolare agli Advisors durante la condotta delle attività di assistenza e consulenza alle Forze di Sicurezza afgane.
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Afghanistan
19 settembre 2018
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17:31
Unità della Brigata Alipna"Taurinense" a presidio della "zona rossa"del Ponte Morandi:l'Esercito ha completato l'altro ieri lo schieramento dei militari di "Strade Sicure". D'ora in poi saranno gli Alpini a presidiare questa zona a rischio crolli nonchè a controllare i varchi d'accesso a quest'area, operazione questa, svolta fino a qualche giorno fa dal personale della Polizia di Genova.
I militari agiranno assieme alle Forze dell'Ordine. Ma perchè lo schieramento degli Alpini in questa zona?L' obiettivo è quello di incrementare ulteriormente la sicurezza della popolazione in modo da impedire anche gli episodi di sciacallaggio. Il presidio degli Alpini in questa zona consentirà inoltre alle Forze di Polizia di poter riprendere le consuete attività istituzionali di prevenzione e di contrasto alla criminalità cittadina.
Il personale dell'Esercito è stato schierato in tempi brevissimi e rappresenta la capacità delle Forze Armate di essere professionalmente preparate a fronteggiare situazioni di emergenza improvvise ed inaspettate per contribuire ad alleviare difficoltà e sofferenze alla popolazione. Questo intervento a Genova degli Alpini dimostra anche la capacità duale di tutte le Forze Armate che sono in grado di mettere a disposizione della collettività nazionale professionalità, materiali e mezzi inizialmente concepiti per impegni strettamente militari. Una professionalità quella degli Alpini posta a difesa e protezione dei cittadini di Genova più sfortunati, una presenza la loro che senza dubbio rassicura.
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Attualità